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Nel Medio Campidano cresce la fronda contro gli scippi alla sanità

ospedale di San Gavino Monreale

sabato 4 febbraio 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Nel Medio Campidano cresce la fronda contro gli scippi alla sanità
Accuse alla Regione durante la Conferenza di servizio provinciale

SANLURI. Una conferenza di servizio provinciale della Sanità (formata da Asl, Provincia e sindaci), convocata per parlare sui relativi temi nel Medio campidano. Ma poi ieri pomeriggio la discussione ha finito per riguardare quasi esclusivamente i due temi principali: quelli cioè che tengono banco da qualche anno e che si stanno trascinando senza avere una soluzione. Ovvero il nuovo ospedale di San Gavino e il Centro di cura e riabilitazione “Santa Maria Assunta” di Guspini.
Su quest’ultimo problema c’è stato, durante lo svolgimento della Conferenza di servizio, un sit-in di protesta degli operatori del Centro davanti alla sede della presidenza della Provincia, a Sanluri, dove si stava svolgendo il summit: chiedevano, assieme ai rappresentanti sindacali Edoardo Bizzarro (segretario provinciale della Cisl) e Caterina Cocco (segreteria Cgil) di conoscere il loro destino e quello della struttura, su cui pende da due anni la spada di Damocle del crac della Fondazione “Guspini per la vita” che lo ha gestito dal momento dell’apertura, nel 2005.
Ad aprire la Conferenza sanitaria è stato l’assessore provinciale alle Politiche sanitarie, Nicola Garau, che ha rifatto l’ospedale story. Poi la parola è passata al il direttore generale della Asl 6, Salvatore Piu, che non si è nascosto dietro un dito per dire che in quanto avvenuto, lasciando anche intendere che ci sarebbero responsabilità a livelli regionali e ha anche prodotto una fitta documentazione-dossier che ha lasciato interdetti i sindaci. «Non siamo ancora proprietari delle aree in cui dovrebbe essere costruito il nuovo ospedale - ha detto il manager dell’Azienda sanitaria -, non ci sono più neanche i soldi, sono solo virtuali. È gol quando il pallone entra in rete, non prima». Gianni Cruccu, sindaco di San Gavino, ha avuto recentemente, assieme al direttore generale della Asl 6, un incontro con l’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci: «Ci ha parlato del finanziamento di 43 milioni perduto quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla. Adesso deve venire qui a dirci come è stato possibile e cosa intedende fare. Se non verrà lei, andremo noi».
Furibonde Teresa Pani e Rossella Pinna, sindaci di Villacidro e di Guspini. «Quanto accaduto è di una gravità inaudita», ha detto Pani «non avrei mai voluto fare una Conferenza sanitaria per parlare dei fondi per il nuovo ospedale che non ci sono più». Pungente anche Rossella Pinna:«Sono molto preoccupata perchè ho colto la forte preoccupazione del direttore della Asl 6. E se è preoccupato lui, figuriamoci noi». E Pier Sandro Scano, sindaco di Villamar, ha aggiunto: «Dalla documentazione fornita dal dottor Piu emergono fatti gravissimi: se un progetto come quello del nuovo ospedale lo si mette in mano a un sindaco, viene realizzato in un anno. La Regione è ferma dal 2008».
Altro tema scottante il Centro riabilitativo di Guspini. A dare fuoco alle polveri i sindacalisti Edoardo Bizzarro e Caterina Cocco. «Questa vertenza sta assumendo contorni ridicoli - ha detto il rappresentante della Cisl -, siamo stati presi in giro, adesso basta».

LUCIANO ONNIS