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Sardegna

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Vivere la campagna

«Vivere la campagna», progetto modello

agricoltura

mercoledì 9 aprile 2008 - LA NUOVA SARDEGNA

VILLACIDRO
«Vivere la campagna», progetto modello 

Era stato bocciato dai tecnici ma l’Europa dice: è un esempio da seguire.
Bocciato nell’isola, promosso a Bruxelles. “Vivere la Campagna”, il progetto che la Provincia del Medio Campidano ha predisposto all’interno delle attività di valorizzazione dell’ambiente podologico nelle aree rurali dei comuni del Medio Campidano, inizialmente mal visto dai tecnici e dalla burocrazia agricola della Sardegna, è stato preso ad esempio dall’Unione Europea in occasione della conclusione dei lavori del «Projet ABCDèveloppemen-Interreg», a cui hanno aderito le Regioni Sardegna e Liguria, la Genralitat Valenciana, la Thessaly e le Isole Baleari.
La Regione Sardegna aveva affidato alla Provincia del Medio Campidano, riconoscendola territorio isolano leader in agricoltura, il ruolo di soggetto attuatore della parte progettuale assegnata dall’Ue. Nei giorni scorsi, a Bruxelles, sono state tirate le somme in un seminario che si è svolto alla presenza del segretario generale dell’Unione Europea Gerard Stahl. I programmi di cooperazione territoriale tra i due periodi di programmazione 2000/2006 e 2007/2013 sono stati invece illustrati dalla funzionaria dell’ UE Fausta Corda, una sarda di Illorai che ha dimostrato competenza e determinazione: «E’ l’orgoglio di essere sarda in Europa», ha puntualizzato.
La multifunzionalità delle aziende agricole e il progetto sperimentale sperimentato nel Progetto Interreg è stato il tema trattato da Fulvio Tocco, presidente del Medio Campidano, che ha parlato dal tavolo della presidenza subito dopo l’ambasciatore Rocco Antonio Cangelosi, rappresentante permanente dell’Italia nell’Unione Europea.
Il programma “Vivere la Campagna”, appoggiato dalle organizzazioni professionali agricole della Sardegna e dai sindaci dei ventotto Comuni del Medio Campidano, è stato considerato unico in Italia e in Europa, in quanto prevede di adottare soluzioni eco-ambientali improntate ad efficienza ed efficacia, e dunque ad opera di soggetti dotati di elevata esperienza e professionalità.
«L’attività sperimentale viene svolta in collaborazione reciproca tra imprese e pubblica amministrazione - ha precisato Fulvio Tocco -, senza ricorrere alla costituzione di una azienda pubblica, in quanto rimane onerosa da gestire. Gli agricoltori partecipanti sono l’anima del progetto stesso, valorizzando con questa collaborazione il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola, riconducendo tra le attività agricole anche la valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale». Una bella soddisfazione per gli amministratori della Provincia, dopo le varie avversità al progetto in sede locale dove gli “specialisti agricoli” di casa nostra avevano detto che non si poteva attuare.
La delegazione campidanese (con il presidente Tocco c’erano i consiglieri provinciali Gino Deias e Giorgio Murru e i funzionari Emanuela Onali e Paolo Demuro), ha poi incontrato Giorgio Gallizioli, il funzionario dell’UE che dirige l’ufficio Pesca e Acquacultura: a breve sarà in visita nel Medio Campidano per conoscere meglio la “provincia verde”. Gallizioli, che è stato funzionario del Consiglio regionale della Sardegna, ha avuto parole d’elogio per il riordino che la Regione sta attuando nel settore agricolo: «L’Europa sta seguendo con attenzione le politiche ambientali del governo sardo», è stato il suo commento. Luciano Onnis