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Sardegna

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Vivere la campagna

I cerealicoltori chiedono un centro unico per stoccare le granaglie

campo

venerdì 27 maggio 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

La Provincia del Medio-Campidano vuole dare un nuovo impulso al settore
Adesso la parola passa alla Regione che dovrà erogare i fondi necessari

SANLURI. Nel Medio Campidano il centro stoccaggio del Consorzio Sardo Cereali non può continuare a rimanere una scatola vuota. Una delegazione del Consorzio Agrario di Cagliari, con il presidente Aldo Cau e gli amministratori Paolo Canargiu e Salvatore Pau, ne ha parlato a Sanluri con il presidente del Medio Campidano Fulvio Tocco che, da quattro annate agrarie, si sta dando da fare per la promozione delle leguminose da granella e da foraggio nei 28 comuni mediocampidanesi al fine di dare impulso all’agro-zootecnia, settore primario della provincia.
«E’ risaputo che gli agricoltori e gli allevatori hanno la necessità di una struttura che consenta il movimento delle granaglie direttamente nel territorio, per questa ragione - ha sostenuto Aldo Cau - il Consorzio agrario ha predisposto un piano di finalizzato ad ottenere in comodato d’uso i locali di Villasanta del Cosacer, e metterlo al servizio degli agricoltori e degli allevatori». Poi ha ricordato che il Consorzio agrario organizza una produzione di 24mila quintali di mais per un valore di circa un milione di euro. «Nella zona la coltivazione del mais è quasi del tutto dismessa - ha osservato Paolo Canargiu, di San Gavino - potrebbe riprendere se sostenuta da una valida essicazione». Uno dei motivi che ha causato la dismissione degli investimenti a mais è la mancanza nel territorio di una struttura per il ritiro e l’essicazione delle granaglie. «Su questo fronte il Consorzio potrebbe svolgere un servizio agli agricoltori che intendono investire nella coltivazione del mais», ha sostenuto Salvatore Pau, di Sanluri.
Il piano prevede l’acquisizione della struttura del Cosacer da parte del Consorzio agrario. Il decollo del progetto può consentire, a detta dei rappresentanti del Consorzio Agrario, un volume d’affari di 25 milioni di euro in due anni. Niente male per il Campidano, la Marmilla e il Linas che hanno bisogno di creare ricchezza in casa per fronteggiare la crisi».
La proposta è stata musica per le orecchie del presidente della Provincia Fulvio Tocco, mai rassegnato alla serrata del centro di stoccaggio di Villasanta. «Il virtuoso progetto “Vivere la Campagna” fu messo in piedi - ha ricordato Tocco - oltre che per sviluppare un’azione rigeneratrice dei suoli impoveriti dall’uso prolungato dell’azoto chimico, anche per ridare vita, coltivando 10 mila ettari l’anno, al Cosacer in perenne sofferenza». Ora la parola passa all’assessore regionale dell’agricoltura Mariano Contu.
(l.o.)