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Sardegna

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Vivere la campagna

L’antico fascino della ceramica ha varcato i confini del Perù

i tre ceramisti peruviani incontrano il Presidente Fulvio Tocco

sabato 9 luglio 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

VILLANOVAFORRU. Due civiltà, fisicamente e culturalmente lontanissime, quella sarda e peruviana, che si ritrovano nel segno dell’elemento primo con il quale l’uomo è venuto in contatto: la terra. Quella terra che all’alba della sua civiltà imparò a lavorare traendone manufatti d’uso quotidiano fino ad arrivare ai segni del simbolismo sacrale, a testimonianza del suo passaggio e del suo sentirsi piccolo e finito nell’immensità del cosmo. Filosofia quest’ultima fatta sua dall’associazione “Terras Onlus” di Pabillonis, fondata nel 2007 da soci di diversi paesi della Sardegna, che ha organizzato uno stage conclusivo per tre ceramisti peruviani che segue quello tenuto dei ceramisti sardi in Perù che vide la frequenza dei 25 migliori ceramisti che dal 21 giugno hanno perfezionato la loro arte a Pabillonis, il paese famoso per le sue terrecotte.
Ieri il convegno conclusivo dal titolo “Viaggio tra due culture”, tenutosi nel Museo del Territorio, titolato a Giovani Pusceddu. I lavori sono stati coordinati dal direttore del Museo, Paolo Sirena, e aperti dal presidente del Consorzio, Daniela Figus.
Sono poi intervenuti il presidente della Provincia, Fulvio Tocco, e i referenti dell’Associazione “Terras”, Marco Dessì, Giampietro Cuccu e Teresa Guerriero. A chiudere gli interventi sono stati i tre ceramisti peruviani e i docenti che li hanno seguiti nel corso di perfezionamento.
(ti.se.)