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Sardegna

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Vivere la campagna

Prove empiriche di chiusura di filiera

Suino di razza sarda

martedì 28 maggio 2013 - COMUNICATO STAMPA

Valorizzazione del suino di razza sarda nei ristoranti del territorio.
Sarà la provincia del Medio Campidano a coordinare il rapporto allevatore, agricoltore, macello, ristorante.
In seguito alle consultazioni degli allevatori specializzati nell’allevamento del suino di razza sarda riconosciuto con D.M. del giugno dell’anno 2006, del presidente della Cooperativa 27 febbraio titolare del moderno mattatoio in agro di Serramanna-Samassi, e di un nucleo di ristoratori del territorio si è deciso di avviare il programma che prevede una prova di chiusura di filiera che coinvolga le tre categorie di operatori. L’alleanza tra allevatori, trasformatori e ristoratori ha l’obbiettivo di far conoscere ai consumatori la bontà degli insaccati e delle carni degli animali allevati all’aperto. L’alimentazione sarà curata utilizzando i prodotti degli agricoltori del Medio Campidano che negli anni scorsi hanno partecipato al programma Vivere la Campagna. Il ruolo delle tre categorie è fondamentale per redigere un disciplinare condiviso che stabilisca con precisione le somme spettanti all’allevatore, i costi di macellazione e il prezzo con cui i prodotti saranno forniti ai ristoratori. Per la divulgazione delle caratteristiche del suino di razza sarda la Provincia si avvale della collaborazione del tecnico Agris Dott. Sebastiano Porcu, che ha rappresentato l’agenzia nella riunione che si è tenuta a Sanluri nel pomeriggio del 27 maggio. Per rafforzare la collaborazione e la conoscenza tra le diverse categorie che costituiranno la filiera si è deciso di programmare a breve delle visite guidate negli allevamenti dei suino di razza sarda di Villacidro e di Guspini. I ristoratori potranno osservare dal vivo la qualità degli allevamenti e la cura del benessere animale da parte dei titolari delle aziende specializzate nell’allevare il suino rustico sardo.
Entro il mese di giugno sarà prodotto e reso pubblico l’elenco degli allevatori e dei ristoranti che parteciperanno al progetto di filiera.