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Sardegna

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Vivere la campagna

«Un ippodromo da salvare»

Ippodromo di Villacidro

sabato 18 febbraio 2012 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. Politici uniti per lanciare la struttura mai entrata in funzione

Servono più corse nella regione che ha più cavalli

In sella uniti per rilanciare l'ippica sarda. Il convegno organizzato ieri dalla Provincia del Medio Campidano e dal Comune di Villacidro ha messo d'accordo tutti. Per uscire dalle sabbie mobili della crisi occorre avanzare stretti per mano, facendo da apripista anche per l'ippica nazionale, in condizioni ormai asfittiche dopo i tagli decisi negli ultimi tempi, la pessima organizzazione del settore e la spietata concorrenza delle scommesse online.
IL CONVEGNO A Villacidro si sono dati appuntamento ben quattro parlamentari, i direttori degli ippodromi isolani, esperti del settore, fantini e allevatori. La radiografia del comparto è funerea: alla Sardegna, che offre all'ippica italiana il 65% dei cavalli da sella e da galoppo, spettano solo le briciole per sostenere le attività: «Su 2 mila giornate di corse, la Toscana ne incamera 400, la Sicilia 260, a noi l'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (l'Assi, succeduta all'Unire) ne ha elemosinato 20», ha detto Fulvio Tocco. Secondo il presidente della Provincia bisogna «fare sistema, costituire una filiera ippica sarda, ripartendo da ciò che sappiamo fare meglio per superare la crisi, generando lavoro e occupazione».
IL PROGRAMMA Sulla medesima lunghezza d'onda i deputati Bruno Murgia (Pdl) e Siro Marrocu (Pd): «Bisogna puntare ad ottenere almeno il doppio delle corse, contrattando con forza per una terra che ha dato tanto al mondo dei cavalli», ha detto Murgia, mentre Marrocu ha sottolineato che la battaglia va combattuta su tre fronti, nazionale, regionale e locale: «La Regione è assente, invece dovrebbe investire risorse proprie nell'ippica, presentando a Roma un suo progetto». Riguardo all'ippodromo di Villacidro, il deputato Pd ha sottolineato che «fu voluto dalla programmazione regionale e provinciale, quando l'ippica non era in crisi, per servire un vasto bacino in sostituzione della struttura del Poetto».
LA POLITICA Che occorra presentarsi oltremare con un buon progetto è convinzione anche della Lega Nord, approdata ieri a Villacidro con un suo parlamentare di chiare origini sarde: «Bisogna trovare risorse e poi ripartire sulle proprie gambe, autofinanziandosi», ha chiarito Roberto Mura, seguito da Mauro Pili (Pdl) che ha sollecitato un «progetto Sardegna per l'ippica, per guadare il fiume della crisi e dare impulso a tutto il settore nazionale del cavallo». Secondo Pili è ora di presentare una «risoluzione unitaria in Parlamento articolata su 4 punti, rilancio dell'ippica isolana, incremento delle corse, premialità per gli ippodromi che fanno sistema, clonazione del progetto Sardegna a livello nazionale. Per arrivare all'altra sponda del fiume in piena occorre ora più che mai il cavallo sardo».
Simone Nonnis