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Sardegna

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Peste suina, 7 milioni per le aziende colpite

suino di razza sarda

mercoledì 19 settembre 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

La Giunta regionale ha sbloccato i fondi per aiutare gli allevamenti e combattere la malattia

CAGLIARI La Giunta regionale ha sbloccato oltre 7 milioni di euro per aiuti economici alle aziende suinicole della Sardegna danneggiate dalla peste suina africana nel biennio 2011-2012 e per la realizzazione di strutture di allevamento in linea con le norme sanitarie. Lo stanziamento è stato approvato attraverso due delibere proposte dall’assessore all’Agricoltura, Oscar Cherchi: due provvedimenti previsti nel protocollo d’intesa firmato con le organizzazioni agricole alcuni mesi. La prima delibera riguarda le aziende escluse dai casi di infezione ma costrette a sostenere un aumento dei costi e una diminuzione del reddito a causa del deprezzamento dei capi colpiti dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali. Il provvedimento interviene direttamente a favore delle imprese colpite dalla peste suina con un’indennità di abbattimento e smaltimento. La seconda delibera riguarda gli interventi di adeguamento alle normative sanitarie per le quali la Giunta ha innalzato da 60mila a 100mila euro la spesa massima ammissibile per ogni azienda colpita. La scorsa settimana, il presidente della Regione Ugo Cappellacci e gli assessori alla Sanità, Simona De Francisci e all’Agricoltura, Oscar Cherchi, avevano ricevuto, assieme a tutti i soggetti della filiera suinicola, i rappresentanti della Commissione veterinaria dell’Unione europea e del ministero della Salute. Nel corso nell’incontro era stato fatto il punto sull’emergenza in Sardegna per quanto riguarda la peste suina con un obiettivo ben preciso: una più stretta collaborazione per accelerare le operazioni sul fronte dell’eradicazione della malattia. La delibera per i maggiori oneri di alimentazione dei suini va incontro alle necessità delle aziende che ricadono nelle zone di protezione e sorveglianza della peste suina africana che, pur non avendo riscontrato casi di infezione nei loro allevamenti, hanno dovuto sostenere un aumento dei costi e una diminuzione del reddito conseguente al deprezzamento dei capi a causa delle restrizioni sulla movimentazione degli animali. La situazione è particolarmente grave in Goceano, dove è stato messo in ginocchio dalla malattia uno dei più importanti allevamenti di maiali della Sardegna, con il rischio di perdere decine di posti di lavoro.