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Sardegna

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Vivere la campagna

Città del Bio e Provincia del Medio Campidano hanno deciso: celebreranno l'anno della Biodiversità

Cavallini della Giara

mercoledì 20 gennaio 2010 - COMUNICATO STAMPA

Oggi sono pochi i cittadini che sanno qualcosa dell'agricoltura e della vita di chi produce il cibo che consumano
Un numero crescente di persone non partecipa più in modo significativo all'atto quotidiano del nutrirsi e questo provoca perdita di cultura, di conoscenza e di relazione

L'11 gennaio, a Berlino, l'Onu ha ufficializzato che il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità. Dopo il clima, l’attenzione viene spostata su un’altra emergenza che ci coinvolge da vicino, la salvaguardia delle specie che abitano il pianeta. “Il nostro paese - ha sostenuto Ignazio Garau, direttore delle Citta Del Bio - è ancora - una riserva di biodiversità importante, ma occorre agire in fretta, se vogliamo salvare questa ricchezza. Per questo motivo Città del Bio e la Provincia del Medio Campidano hanno deciso di organizzare, in concomitanza con il 21 marzo (equinozio di primavera) un appuntamento tutto dedicato al tema della biodiversità. Un’occasione d’incontro tra chi opera per la salvaguardia di questo prezioso patrimonio, di conoscenza delle diverse esperienze, di discussione e di confronto tra i protagonisti, di proposta e di iniziativa, ma anche di festa”.
Lo scenario che accoglierà i partecipanti sarà quello della Provincia del Medio Campidano ricco di diversità a partire dalle sue aree (mare, montagna, pianura, e collina) e nella conseguente varietà dei suoi prodotti, ottenuti in una delle zone meno antropizzate e più salubri dell’isola. Il Medio Campidano è uno scrigno di biodiversità e conserva un ricco patrimonio di specie vegetali e animali a rischio di estinzione: dalla flora spontanea, agli animali che vivono allo stato brado (i famosi cavallini che corrono liberi nell’altopiano della Giara), oppure specie di interesse zootecnico, come il maiale di razza sarda, la pecora nera, la pecora sarda “forresa”. Altrettanta attenzione meritano le specie vegetali, come il carciofo spinoso, lo zafferano, il melone in asciutto e i legumi che sono tornati alla ribalta grazie all’impegno di oltre mille agricoltori che hanno condiviso il progetto “Vivere la Campagna”. Detto progetto si propone di valorizzare le biodiversità animali e vegetali del territorio: “L’agricoltura è vita e l’agricoltore è oggi una figura strategica per la conservazione della biodiversità” ha rinforzato Fulvio Tocco per conto della provincia che rappresenta. “Gli esseri umani e la natura sono interdipendenti, ma il numero degli agricoltori è diminuito così in fretta che oggi sono pochi i cittadini che sanno qualcosa dell’agricoltura e della vita di chi produce il cibo che consumano. Un numero crescente di persone - ha commentato Garau, un piemontese dal cognome sardo - non partecipa più in modo significativo all’atto quotidiano del nutrirsi e questo provoca perdita di cultura, di conoscenza e di relazione con l’ambiente in cui viviamo”.
“Per questo la celebrazione dell’Anno della Biodiversità - ha commentato con orgoglio Tocco – è un’opportunità in più per far conoscere ai cittadini il patrimonio che ancora conserviamo, i custodi della biodiversità, ovvero gli agricoltori”.
In occasione dell’appuntamento che si svolgerà nel mese di marzo ci sarà la possibilità di apprezzare, grazie alla collaborazione delle massaie di Las Plassas che presenteranno i cibi della cultura Medievale, quanto la biodiversità in agricoltura garantisca la conservazione di sapori e saperi unici, assolutamente da non perdere:
1. La panificazione con l’utilizzo delle vecchie varietà di grano, che coinvolgerà i panifici artigianali del Medio Campidano, con assaggio in appositi laboratori di degustazione, che racconteranno la storia del pane
2. La rassegna che porterà nel Medio Campidano le più significative varietà di legumi che vengono coltivate o sono state recuperate in Italia, in collaborazione con il circuito delle Città dei Legumi
3. La presentazione del progetto di Città del Bio “Bio di Classe”, ovvero del progetto degli orti scolastici, che offre ai ragazzi delle scuole la possibilità di conoscere e coltivare la biodiversità