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Sardegna

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Vivere la campagna

La struttura CO.SA.CER al servizio dei contadini e degli allevatori

Una delegazione del Consorzio Agrario di Cagliari, capeggiata dal presidente Aldo Cau, e dagli amministratori, Paolo Canargiu di San Gavino e Salvatore Pau di Sanluri ne ha voluto parlare, negli uffici di Sanluri, col presidente della Provincia Fulvio Tocco

lunedì 23 maggio 2011 - COMUNICATO STAMPA

Piano di Sviluppo finalizzato al recupero del centro stoccaggio di Villasanta

Il presidente della provincia Fulvio Tocco incontra una delegazione del Consorzio Agrario di Sardegna composta dal presidente Aldo Cau, Salvatore Pau e Paolo Canargiu.

Nel Medio Campidano il centro stoccaggio del Consorzio Sardo Cereali non può continuare a rimanere inattivo. Una delegazione del Consorzio Agrario di Cagliari, capeggiata dal presidente Aldo Cau, e dagli amministratori, Paolo Canargiu di San Gavino e Salvatore Pau di Sanluri ne ha voluto parlare, negli uffici di Sanluri, col presidente della Provincia Fulvio Tocco che, per quattro annate consecutive, si è dato da fare per la promozione delle leguminose da granella e da foraggio nei 28 comuni del Medio Campidano. “E’ risaputo che gli agricoltori e gli allevatori hanno la necessità di una struttura che consenta il movimento delle granaglie direttamente nel territorio, per questa ragione - ha sostenuto il presidente Aldo Cau - il Consorzio agrario ha predisposto un Piano di sviluppo finalizzato ad ottenere in comodato d’uso, per due anni, i locali del Cosacer per esercitare le attività al servizio degli agricoltori e degli allevatori, sempre più tartassati dal rincaro delle granaglie”. “Il Consorzio agrario ha commentato ancora Cau - organizza una produzione di 24.000 q.li di Mais. Quasi un milione di euro. “Nella zona la coltivazione del Mais è quasi del tutto dimessa - ha fatto osservare Paolo Canargiu - potrebbe riprendere senza difficoltà se sostenuta da una valida essicazione. Uno dei motivi che ha causato la dismissione degli investimenti a mais risulta essere la mancanza sul territorio di una struttura specializzata per il ritiro e l’essicazione delle granaglie”. “Su questo fronte il Consorzio agrario potrebbe svolgere un servizio gradito agli agricoltori che intendono investire nella coltivazione specializzata del mais” - ha sostenuto Salvatore Pau. Lo studio, prevede anche l’acquisizione dell’attuale struttura del Cosacer, da parte del Consorzio agrario, anche attraverso eventuale cessione dei due centri di ammasso e di commercializzazione siti nel Comune di Sanluri. Il decollo del progetto può consentire a detta dei rappresentanti del Consorzio Agrario, un volume d’affari di 25 Milioni di Euro in due anni. Niente male per il Campidano, la Marmilla e il Linas che hanno bisogno di creare ricchezza in casa per fronteggiare la crisi economica. La proposta è piaciuta al presidente della provincia Tocco, che da diversi anni si è battuto per la riapertura del centro di Villasanta. Il virtuoso progetto “Vivere la Campagna”, fu messo in piedi, oltre che per sviluppare un’azione rigeneratrice dei suoli impoveriti dall’uso prolungato dell’azoto chimico, anche per ridare vita, coltivando 10 mila ettari l’anno, alle strutture del Cosacer in perenne sofferenza. Ora la parola passa all’assessore dell’agricoltura Mariano Contu.