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Sardegna

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Vivere la campagna

Olio del Monte Linas, corsi per assaggiatori e promotori

olive in salamoia

giovedì 13 marzo 2008 - L'UNIONE SARDA

Agricoltura. La Provincia vuole scommettere sul settore

L'altissimo livello qualitativo grazie ai metodi biologici non trova riscontri sul mercato perché mancano le professionalità in grado di lanciare definitivamente l'olio del Monte Linas.
Olive e olio del Compendio del Monte Linas, prodotti privi di pesticidi. Per mantenerli tali, gli olivicoltori di Gonnosfanadiga e Villacidro, nel controllo dei parassiti di origine vegetale e animale, usano esclusivamente forme di lotta biologica ed integrata. Ciò ha consentito di raggiungere una specializzazione nella produzione dell'olio extravergine (acidità non superiore allo 0,6 per cento). Dati che confermano le elevate peculiarità organolettiche dell'olio del Compendio del Linas, che con i suoi 2.500 ettari piantati a oliveto è uno dei più estesi della Sardegna.
FORMAZIONE Gli olivicoltori hanno voglia di crescere. Molti dei loro oliveti sono interessati da trasformazioni finalizzate al miglioramento della produzione. I loro sforzi, però, rischiano di essere vanificati perché devono fare i conti con il mercato. È urgente dotare il Compendio del Monte Linas di figure altamente specializzate nell'olivicoltura. La quinta commissione provinciale ha presentato una richiesta specifica in tal senso al presidente della Provincia Fulvio Tocco: formare i professionisti dell'olio, dalle tecniche colturali al marketing.
«Figure necessarie per poter assistere le aziende in ogni loro opportunità», afferma Luigi Deias, presidente della quinta commissione.
MERCATO Il marketing è tuttora uno degli aspetti maggiormente carenti nell'attività di gran parte delle aziende olivicole del Medio Campidano. «Una delle figure che manca, che tra l'altro ritengo la più importante, è quella dell'Elaiotecnico. Con la sua elevata competenza professionale agevola la filiera olivicola-olearia. Esperto nelle dinamiche dei mercati italiani ed esteri sa indirizzare l'azienda nella fase di progettazione del prodotto olio», aggiunge Luigi Deias.
Oggi è importante per l'olivicoltore produrre olio di qualità, immettere sul mercato un prodotto che rispetti le caratteristiche organolettiche e i parametri analitici richiesti dall'acquirente. Altra figura indispensabile è l'assaggiatore d'olio, professione ancora quasi inesistente nel Medio Campidano. «L'assaggiatore è funzionale per una corretta classificazione degli oli. Bisogna qualificare la produzione in base al mercato», sottolinea Luigi Deias. La Provincia intende avviare corsi di formazione professionale o Master di livello universitario o parauniversitario per assicurare figure professionali ad un'olivicoltura tecnologicamente avanzata.
GIAN PAOLO PUSCEDDU