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Sardegna

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Vivere la campagna

I lavoratori della Keller ricevuti dal prefetto Ma la tensione resta alta

Stabilimento keller

mercoledì 21 settembre 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

Ieri mattina le «tute blu» hanno organizzato un breve sit-in a Cagliari davanti al palazzo del governo
Delusione per il vertice «interlocutorio» tra Matteoli e Cappellacci

VILLACIDRO. Il “pellegrinaggio” dei lavoratori Keller ha dunque toccato un nuovo santuario istituzionale. Ieri è stata infatti la prefettura di Cagliari, altra tappa dopo il ministero dell’Industria Roma e i palazzi della Regione (viale Trento e via Roma) a Cagliari, intervallate dalle invasioni della 131 e della stazione ferroviaria di San Gavino.
Con il pensiero rivolto prevalentemente all’incontro pomeridiano a Roma fra il presidente della Regione Cappellacci, accompagnato dall’assessore dell’Industria Zedda, e i ministri dello Sviluppo economico Romani e quello dell’Industria Matteoli (riunione che poi è si è svolta solo con quest’ultimo ed è stata definita «interlocutorio»), una delegazione di una cinquantina di “tute blu” con bandiere al vento ha invaso pacificamente piazza Palazzo per portare anche nella sede della prefettura, rappresentanza istituzionale dello Stato, la loro drammatica situazione. Il prefetto, Giovanni Balsamo, ha poi ricevuto brevemente i segretari confederali di Cgil (Efisio Lasio) e Cisl (Edoardo Bizzarro), quelli di categoria della Fiom Cgil (Gianluigi Marchionni e Fsm Cisl (Marco Angioni) - mancava il collega della Uilm Andrea Farris, impegnato in una visita ospedaliera -, e la Rsu aziendale con Mauro Branca e Mauro Nonnis.
«Il prefetto ha dimostrato di conoscere perfettamente la nostra situazione - ha poi commentato Gianluigi Marchionni - e quella della fabbrica. Ci ha detto che la Keller è un’azienda che merita la massima attenzione e che ha sempre ottenuto risultati positivi da quando oltre dieci anni fa è uscita dal tunnel del fallimento giudiziale grazie a una felice gestione commissariale. Ci ha assicurato, il prefetto, che avrebbe immediatamente ai ministeri competenti i motivi della nostra protesta».
Poi in serata è arrivta da Roma la notizia dell’ennesimo “incontro interlocutorio” fra il presidente Cappellacci e il ministro Matteoli, e che oggi ne seguirà un altro. Intuibile la delusione di lavoratori e sindacalisti: «Aspettiamo di sentire cosa ci riferiranno il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda - hanno commentato i rappresentanti sindacali -, poi agiremo di conseguenza».
LUCIANO ONNIS