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Sardegna

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Vivere la campagna

Il lavoro, emergenza e prospettive per i giovani del Medio Campidano

lavoro

martedì 25 dicembre 2007 - LA GAZZETTA DEL MEDIO CAMPIDANO

In collaborazione con I’Ufficio diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, il comitato dei festeggiamenti in onore di Santa Barbara ha organizzato un convegno sul tema “Il lavoro, emergenza e prospettive per i giovani del Medio Campidano” che si è tenuto venerdì 7 dicembre nella sala modelli presso l’officina di levante a Montevecchio.
Al convegno, ancorché invitati, non ha partecipato l’amministrazione comunale di Arbus né il giornalista Andrea Frailis che doveva coordinare i lavori; assenti anche i giovani ai quali era indirizzato il convegno.
Erano presenti il vescovo di Ales mons. Giovanni Dettori, Lorenzo Di Biase assessore comunale alla cultura di Guspini, l’assessore provinciale al lavoro Velio Ortu, Gabriele Calvisi funzionario della società analisi e creazione impresa, don Petronio Floris che ha coordinato i lavori, Sergio Concas della Cisl nonché incaricato per i problemi del lavoro della Caritas diocesana che ha aperto la Seduta con una articolata relazione ricca di numeri sulla disoccupazione, sull‘ emigrazione, sullo spopolamento dei centri abitati e di conseguenza sull’invecchiamento della popolazione, facendo emergere un quadro davvero preoccupante. Poi è intervenuto il vescovo Dettori che ha posto l’accento sia sul bisogno di lavorare uniti sia sul disinteresse dei giovani legato probabilmente alla mancanza di concretezza dei tanti politici che promettono senza attuare nulla, vedasi la mancata rinascita di Montevecchio. Ha quindi preso la parola Gabriele Calvisi che ha illustrato le fonti legislative che finanziano l’impresa giovanile e femminile mettendo in evidenza anche le criticità delle leggi di settore. Nell’intervento di Lorenzo Di Biase è emersa la necessità di lavorare anzitutto sulla diffusione del concetto di cultura d’impresa tra i giovani e per far questo è necessario investire molto nelle scuole ponendo per davvero al centro dell’attività di governo l’istruzione; non basta cioè solo dispiegare mezzi finanziari per far nascere l’impresa ma occorre prima formare l’imprenditore. Ha chiuso i lavori Velio Ortu che ha messo l’accento sull’importanza del convegno per far conoscere le possibilità di finanziamento ma anche sulla necessità di lavorare uniti per tentare di sconfiggere i mali emersi dalla relazione introduttiva. La conclusione è spettata al coordinatore della serata don Petronio Floris che ha messo l’accento sulla urgenza che tutti i beni passino dalla regione ai Comuni affinché poi si possa giocare la partita della rinascita e sulla esigenza di lavorare insieme, parti politiche e sociali, al di là di ogni campanilismo affinché si creino le condizioni di una ripartenza economica che consenta ai giovani di restare nei propri paesi.