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Sardegna

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La rabbia dei lavoratori: l'azienda ci abbandona

treno

martedì 13 settembre 2011 - L'UNIONE SARDA

Villacidro

«Una cosa è la proprietà, altro è l'azienda». Andrea Farris tiene ben distinti i due concetti per spiegare che «la proprietà sembra quasi volersi liberare della Keller, mentre l'azienda, cioè i manager e le maestranze, stanno cercando di portare in salvo la fabbrica di carrozze ferroviarie».
Quella fabbrica che i tecnici Skoda hanno visitato recentemente, stupendosi per la qualità dei risultati. Peccato che l'impegno dei lavoratori non sembra avere analogie nei risultati della gestione aziendale. Così almeno denuncia il documento di bilancio, depositato presso la Camera di commercio. Secondo i revisori esterni, il «piano industriale proposto è sostenibile solo attraverso una forte riqualificazione manageriale». Come dire, se volete condurre la nave in porto, cambiate capitano e ufficiali di bordo. Un giudizio severissimo, che gli operai temono si riveli premonitore di ulteriori sventure. Per questo ora attendono il promesso intervento di Ugo Cappellacci: «Ci auguriamo che la Regione si attivi quanto prima con il Governo, per spingere Trenitalia a confermare le commesse», commenta Efisio Lasio, segretario generale Cgil.
Ieri sulla 131 è arrivato anche Fulvio Tocco, presidente della Provincia. E non ha risparmiato critiche alle Ferrovie di Stato: «Trenitalia non guarda in faccia a nessuno e usa gli operai Keller come carne di porco per ottenere più denaro dal Governo». A tutti resta un dubbio: «Trenitalia agisce contro la volontà politica o in sintonia con essa?», si chiede Mauro Branca. In attesa di certezze, l'assemblea dei lavoratori studia iniziative clamorose.
(s.n.)