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Sardegna

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Vivere la campagna

Cantus e Sonus - A spasso per la provincia sulle tracce della grande musica

note musicali

giovedì 29 novembre 2007 - COMUNICATO STAMPA

La Rassegna musicale Cantus e Sonus, avviata ai primi di ottobre dalla Provincia del Medio Campidano, sta procedendo con buoni risultati nel suo intento di portare teatro e musica classici attraverso la nuova Provincia fin nei più piccoli centri.
Le repliche dell’Antigone di Sofocle a Sardara, Serrenti, San Gavino, hanno attirato un pubblico interessato e ben disposto nei confronti della compagnia Sine Nomine Teathrum, composta da giovani attori, tutti del territorio, studenti e lavoratori che alla ricerca teatrale si dedicano con impegno e passione. Premiati anche gli sforzi di Cada Die Teatro che ha tenuto un seminario sul lavoro dell’attore dal significativo titolo di Cash from Caos, prendi dal Caos; coordinati da Mauro Mou i giovani allievi hanno messo in scena una serie di frammenti da un’opera di Giuseppe Culicchia.
La parte musicale si è aperta a Serrenti con il grande successo dell’ensemble Atzinganos e del bravissimo corpo di ballo flamenco di Laura Nioi che hanno registrato un tutto esaurito e molte chiamate sul palco e richieste di bis. Né meno sentita è stata la partecipazione al concerto del Concordu Iscanesu, nella suggestiva cornice di legno e pietra del teatro di Barumini. I canti della settimana santa, lo Stabat Mater, le tappe della Passione si sono alternate al Ballo Tondo e ai ritmi della festa e una magnifica e potente interpretazione di Procura de Moderare, che a buon diritto i cantores iscanesi hanno definito l’inno nazionale sardo, ha concluso la serata.
Sabato prossimo, a Villacidro, alle ore 18,30, presso l’auditorium Santa Barbara un nuovo appuntamento musicale dedicato stavolta alla musica inglese ai tempi di Shakespeare. Un viaggio affascinante attraverso delicate sonorità, rese dal liuto, dalla viola e dai flauti e dalla voce in controtenore, che hanno illustrato i momenti più commoventi delle opere del grande drammaturgo. Musica e teatro, ai tempi di Shakespeare erano strettamente correlate, e molti dei gradi musicisti dell’epoca come Dowland, Morley, Byrd, scrissero pagine che il teatro avrebbe poi reso famose. Tra i compositori lo stesso re Enrico VIII, autore di ballate, pezzi strumentali, danze che eseguiva lui stesso insieme ai figli e, di volta in volta, alla moglie di turno, tra le sei che ebbe e che tutte avevano in comune orecchio e talento musicale.
Di grande rilievo gli esecutori: Franco Fois, raffinato musicologo al liuto rinascimentale, Antonio di Malta, insegnante e studioso di musica antica alla viola da gamba, Salvatore Saba, versatile esecutore del patrimonio rinascimentale e barocco al flauto dolce e la voce di Nicola Usula.