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giovedì 15 settembre 2011 - L'UNIONE SARDA
VILLACIDRO. A Roma
C'è ancora un futuro per la Keller di Villacidro? La risposta potrebbe arrivare già da questo pomeriggio dall'incontro che si tiene a Roma al Ministero dei trasporti. Il ministro Altero Matteoli ha convocato la Regione, i sindacati, l'azienda e Trenitalia. La società ferroviaria ha già preso posizione (ha rescisso i contratti per continue violazioni) e nei giorni scorsi aveva annunciato che non avrebbe partecipato alla riunione.
La Regione, invece, non vuole lasciare niente al caso e vuol far sentire la sua voce. Questa mattina il presidente Ugo Cappellacci e l'assessore all'Industria Alessandra Zedda incontrano gli amministratori locali del Medio Campidano, i sindacati, la Rsu e i dirigenti della Keller per preparare il vertice romano. La richiesta più impellente sarà quella di far recedere Trenitalia dalla decisione di annullare le commesse, già in essere con la fabbrica di Villacidro. La proprietà aziendale non ha più risorse finanziarie e solo con la conferma della commessa potrà accedere a prestiti bancari per riavviare la produzione di carrozze ferroviarie. L'annullamento della commessa ha avuto un effetto domino perché anche Unicredit ha congelato il flusso creditizio di 17 milioni di euro a favore dell'azienda che il ministero dell'Industria aveva autorizzato come "contributo di Stato per le imprese in crisi" e che ora ha avuto il via libera anche dalla Commissione europea. Tra i lavoratori in assemblea permanente non c'è ottimismo. Temono che anche quest'incontro si concluderà con un nulla di fatto. Sono troppi i problemi che condizionano l'attività della fabbrica villacidrese, oltre alla cancellazione delle commesse, Trenitalia ha escluso le industrie delle isole dagli appalti per la fornitura di materiali rotabili. Senza dimenticare il mancato ripristino della tratta commerciale marittima tra Sardegna e Penisola.
In questi giorni si è diffusa la voce che la Skoda intende acquistare la Keller. «Sarà anche vero, ma potremo crederci solo se saranno confermate le commesse. Nessuno compra a scatola chiusa», afferma Andrea Farris della Uilm.
(g. p. p.)
