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Vivere la campagna
sabato 5 aprile 2008 - L'UNIONE SARDA
Provincia. Riconoscimento europeo
Promosso. E pure a pieni voti. I risultati lusinghieri sono tutti per il progetto del Medio Campidano "Vivere la campagna". Arrivano da Bruxelles, dove l'altro ieri si è tenuto il seminario conclusivo del programma ABCDèveloppement. Iniziativa dell'Unione europea volta a valorizzare le risorse ambientali, le attività turistiche e l'agricoltura. Accolta e sottoscritta lo scorso anno dalla Sardegna, dalla Liguria, dalle Baleari, dalla Generalidad Valenciana, dalla Tessaglia. A disposizione 1 milione e 330 mila euro.
A rappresentare l'isola non poteva non essere che la Provincia verde del Campidano. Non solo perché sul rilancio del settore primario ha iniziato il cammino sin dalla nascita, ma soprattutto perchè possiede una superficie agricola di 110 mila ettari, pari al 72 per cento dell'interro territorio campidanese e al 6,42 di quello regionale. Oltre un anno di lavoro, scandito da azioni per sensibilizzare, anche attraverso incentivi economici, la produzione di alcuni prodotti, da incontri con le organizzazioni di categoria, con i sindaci dei 28 Comuni e con gli imprenditori. E i risultati sono arrivati: Vivere la campagna a Bruxelles è stato valutato il migliore in assoluto. Superando le iniziative degli altri partner, nonostante il bagaglio di una ricca e pluriennale esperienza. «Quando -commenta soddisfatto il presidente Fulvio Tocco- abbiamo iniziato a parlare di multifunzionalità siamo stati attaccati dagli stessi tecnici della burocrazia agricola. Le bocciature sono arrivate prima ancora di partire. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla validità del programma. Invece siamo risultati i migliori. Il mondo intero ci copierà».
E spiega eccellenze e peculiarità: «Abbiamo da subito pensato che il contadino è l'anima della campagna. Unico e vero protagonista. Una figura vista non più come lavoratore della terra, ma imprenditore capace di produrre alimenti e fibre, capace di sicurezza alimentare, di salvaguardare l'ambiente, di proteggerlo dagli incendi, dall'abbandono, di sostenere l'occupazione». Insomma, il futuro della nostra terra servito con una pietanza condita dalla collaborazione tra imprese e pubblica amministrazione. Insieme per la viabilità rurale, per marchi e certificazioni, energie rinnovabili, cultura, tradizioni, ecologia. Appuntamento ora ad ottobre, per l'avvio della seconda edizione.
SANTINA RAVÌ