Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Alluvione, il giorno della paura

Strada allagata

giovedì 14 ottobre 2010 - L'UNIONE SARDA

Serramanna. Acqua alta un metro e mezzo nelle strade, cantine allagate: sotto accusa gli ultimi lavori
Abitanti infuriati: qui poteva scapparci il morto

Automobilisti rimasti in trappola, salvati dai vigili del fuoco e dalla protezione civile. Almeno trenta gli scantinati allagati. Il giorno dopo il nubifragio si fa la conta dei danni. Nelle campagne trasformate in risaie compromessa la produzione dei carciofi.
Abitato sommerso, in più parti, e campagne allagate. E' la cartolina del nubifragio che ha colpito martedì pomeriggio Serramanna, e meno gravemente, Samassi, Serrenti e Nuraminis. La pioggia torrenziale lascia una scia di danni, e polemiche. Il copione fatto di mobili, ma anche lavatrici e altre suppellettili rese inservibili nelle stanze a piano terra, o peggio negli scantinati, dall'acqua mista a fango che si è insinuata dove ha trovato spazio, è quello consueto di ogni calamità. Assieme al dito, accusatore che la gente punta verso gli amministratori rei di non aver fatta abbastanza per prevenire la calamità.
LE ACCUSE Succede a Serramanna dove con l'acqua, salita in certi punti a quasi un metro e mezzo di livello, monta anche la rabbia dei cittadini. «Sono decenni che succede sempre la stessa cosa», accusa Vinicio Putzolu, davanti alla sua casa sommersa di melma. La scena, simile ad altre, è andata in onda all'altezza della rotatoria costruita al crocevia tra viale Sant'Ignazio, corso Europa e viale Cimitero. Un punto nevralgico, dove confluisce l'acqua piovana proveniente dalla zona di Bia Serrenti, oggetto di lavori solo qualche mese fa. Evidentemente insufficienti. In questa zona i Vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri hanno trainato fuori dal lago una Ford Fiesta bloccata dall'acqua con una donna all'interno. Sono le 15,30 circa e questo sarà solo il primo degli interventi di soccorso dei pompieri che si spostano rapidamente da una parte all'altra del paese. In viale Rinascita le operazioni si sono concentrate nei locali inondati di un call-center dove sono finite sott'acqua alcune auto. Vetture in balia della piena anche in via Torino dove i cittadini sono intervenuti con i trattori agricoli per trainare fuori dall'acqua le auto sommerse.
LE SQUADRE Il grande lavoro dei Vigili del fuoco, a cui si è unita la Protezione civile provinciale e la squadra messa in campo dall'amministrazione comunale, ha avuto un altro punto caldo nel tunnel sotto la ferrovia di corso Unione Sovietica e nella stessa stazione ferroviaria. Stop, per questo, al transito dei treni sulla linea Cagliari Oristano, fermi prima di Villasor. E dove non sono potuti arrivare i soccorsi la gente ha fatto da se, pompando l'acqua fuori dagli scantinati con mezzi propri. Motopompe, ma anche spazzoloni secchi e stracci: tutto poteva servire a spazzare l'acqua e il fango.
La conta delle cantine inondate, alla fine, è arrivata a oltre trenta. Diego Testa, giovane impiegato di Serramanna, ha avuto danneggiata la sua Alfa Romeo nel corso Repubblica invaso dall'acqua.
I RACCONTI «La mia auto è andata perduta», racconta il ragazzo. In corso Repubblica e via XXV Aprile, la zona che i serramannesi chiamano della "Madonnina", l'acqua alta (più di un metro di livello) è defluita solo in serata. «E' tutto allagato, i carciofeti sono sommersi dall'acqua», è stata la testimonianza, allarmata, in diretta telefonica di Flavio Batzella, agricoltore e rappresentante della Cia. Nei campi, l'effettiva valutazione dei danni sarà possibile tra qualche giorno, ma la coltura di Thema, la varietà di carciofo precoce senza spine ormai in fase di produzione, faticherà a superare l'acqua inaspettata, e esagerata.
IGNAZIO PILLOSU