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Sardegna

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“L'Unire elimina il nuovo ippodromo dal circuito corse”

Corsa di cavalli

martedì 21 dicembre 2010 - L'UNIONE SARDA

Villacidro La protesta della Regione

L'ippodromo di Villacidro è ancora escluso dai circuiti dell'Unione nazionale per l'incremento razze equine (Unire). La presentazione del calendario delle corse previste negli impianti sardi per l'anno prossimo penalizza gli sforzi compiuti nel Medio Campidano per valorizzare un comparto importantissimo per la Sardegna. «Sarebbe gravissimo se venisse confermata la bozza delle giornate di corsa negli ippodromi italiani per il 2011, diffusa dall'Unire due giorni fa», ha dichiarato l'assessore regionale Andrea Prato, facendo particolarmente riferimento all'esclusione degli impianti villacidresi. «Il calendario penalizza sensibilmente le strutture sarde - continua l'assessore - considerato che gli ippodromi di Chilivani e Sassari perderebbero una giornata a testa rispetto al 2010 mentre quello di Villacidro non beneficerebbe neanche di una corsa. Occorre che l'Unire stili un calendario adeguato e che preveda almeno 50 giornate. Siamo pronti a batterci in tutte le sedi perché finalmente venga riconosciuta l'importanza dell'ippica della Sardegna».
La recente costituzione di un consorzio tra i quattro ippodromi regionali ha creato un fronte comune per avere maggiore peso nell'ippica nazionale. Gli ippodromi sardi lamentano di non avere abbastanza attenzioni da parte dell'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine. La prova più tangibile del poco interesse verso l'ippica sarda sarebbe testimoniata dallo stato di inattività dell'ippodromo di Trunconi, nel territorio di Villacidro, ancora inspiegabilmente escluso dalle gare ufficiali dei circuiti nazionali. L'assessore regionale all'Agricoltura Andrea Prato ha inoltre inviato una lettera al commissario straordinario Unire Claudio Varrone affinché venga potenziato, per il 2011, il calendario delle giornate di corse negli ippodromi della Sardegna, ma per tutta risposta l'Unire ha emesso un calendario ancora più penalizzante per le attività ippiche sarde. «Nel 2010 - recita la missiva dell'assessore - gli ippodromi isolani hanno potuto beneficiare solo di 30 giornate contro, ad esempio, le 179 della Sicilia». Nonostante la forte vocazione dell'Isola verso l'universo equino, l'Unire sembra non favorire il decollo del settore.
IVAN FONNESU