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Sardegna

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Vivere la campagna

La flora

Sughera

IL LECCIO
Il leccio, albero molto diffuso nelle montagne locali, è un sempreverde che raggiunge anche i 25 m di altezza, caratterizzato da foglie lanceolate e coriacee, fiori poco appariscenti e ghiande allungate avvolte da una cupola squamosa. Si tratta di una pianta molto resistente che cresce su terreni aridi e impervi, che veniva utilizzata in passato per la produzione del carbone e come alimento per il bestiame.

LA SUGHERA
La sughera è una quercia coltivata per la produzione del sughero, una scorza rugosa, grigia e fessurata che avvolge il tronco e che da sempre viene utilizzata per la fabbricazione di prodotti artigianali. Si tratta di un albero sempreverde, molto longevo, vive anche 300 anni, e caratterizzato da foglie coriacee verde scuro, infiorescenze primaverili e ghiande autunnali.

L’OLIVASTRO
L’olivastro è un albero, o un arbusto, di media altezza e chioma espansa, dalle foglie lanceolate e coriacee e tronco contorto e nodoso che può raggiungere dimensioni notevoli nelle piante più vecchie. Una peculiarità importante degli olivastri è infatti la longevità che caratterizza numerosi esemplari millenari presenti nel Medio Campidano. Inoltre dalle piante innestate si ottengono le olive, ovvero drupe oleose, preziose per la produzione dell’olio diffusa in tutto il territorio della provincia.

IL LENTISCO
Il lentisco è un arbusto molto diffuso nelle campagne isolane, riconoscibile per una fronda molto ramificata dalle foglie verde acceso e per le caratteristiche bacche rosse che, a maturazione completata, assumono una colorazione bruna. Un tempo dalla loro spremitura si otteneva un olio che veniva utilizzato in cucina o per alimentare le lucerne, mentre dalle foglie, ricche di tannino, si ricavava un prodotto utile nella colorazione delle stoffe.

IL CORBEZZOLO
Il corbezzolo è un arbusto dalle foglie ovali e dentellate ai margini, simili a quelle dell’alloro, e dai caratteristici fiori campanulati bianco-rosati presenti nei mesi autunnali. Nello stesso periodo compaiono anche i tipici frutti rossi, carnosi e dalla superficie ruvida, da gustare in montagna o in ottime marmellate. Oltre ad avere proprietà officinali, è una pianta mellifera da cui si ricava un miele prelibato dal caratteristico sapore leggermente amaro.

IL MIRTO
Il mirto è una pianta caratteristica della flora isolana e fortemente legata agli usi e alle tradizioni sarde. Si riconosce per le foglie di colore verde lucente, i fiori bianchi primaverili dal profumo intenso e le piccole bacche nere dal tipico sapore amarognolo. Da sempre viene utilizzato a scopo ornamentale per la bellezza di foglie e fiori, e in cucina per aromatizzare gli arrosti e la selvaggina, per la produzione di salse e di ottimi liquori.

IL CISTO
Il cisto è un arbusto tipico della macchia mediterranea, particolarmente resistente e coriaceo, lo si può ritrovare in terreni aridi e rocciosi, lungo le coste e in montagna. Presenta fiori grandi, solitari e dalla colorazione delicata, rosa o bianca secondo la specie, mentre le foglie dal colore verde scuro risultano appiccicose al tatto.

IL GINEPRO
Il ginepro è un arbusto sempreverde dalle foglie aghiformi e appuntite, fiori poco appariscenti e bacche tondeggianti bruno rossicce, commestibili, utilizzate in medicina a scopo curativo e in cucina per insaporire le pietanze, in particolar modo le carni. Lo si trova tra la macchia e i boschi delle montagne, ma anche lungo le coste rocciose e le dune sabbiose grazie alla particolare resistenza al vento e alla siccità. I suoi tronchi contorti e sinuosi caratterizzano le estese spiagge e le dune delle coste della provincia.

LO ZAFFERANO SELVATICO
Lo zafferano selvatico, o crocus vernus, è senz'altro il più noto e precoce annuncio della primavera: infatti fiorisce da gennaio ad aprile nei prati umidi al limite della vegetazione. Si tratta di una pianta bulbosa perenne, con foglie filiformi dalla nervatura centrale bianca e bellissimi fiori generalmente solitari dal colore violaceo o bianco e la corolla a coppa.

LA LAVANDA SELVATICA
La lavanda selvatica è una pianta erbacea perenne fortemente aromatica, dalle foglie allungate grigio-verde e i fiori raccolti in spighe eretti al di sopra del fogliame. I fiori violacei, caratterizzati da un odore intenso e penetrante che agisce da richiamo per le farfalle, presentano proprietà officinali e vengono adoperati da sempre per profumare la biancheria.

L’ELICRISO MONTELINASANUM
L’Helichrysum montelinasanum è una specie endemica caratteristica del massiccio del Linas. Si tratta di un piccolo arbusto perenne che cresce nelle zone montuose ad 800 m s.l.m, dalle foglie strette e lineari e i piccoli fiorellini bianchi fioriti nei mesi che vanno da maggio a giugno.

L’ASFODELO
L’asfodelo è una pianta tipica della macchia mediterranea e la si trova nelle campagne isolane e nei terreni incolti o lasciati al pascolo. Ha caratteristiche foglie lanceolate e lineari e infiorescenze ramificate con numerosi fiori bianchi che sbocciano da febbraio a giugno. E’ un pianta officinale ed è nota per le proprietà mellifere: il miele d’asfodelo infatti, ha un tipico colore chiaro e gusto delicato. In provincia non è difficile vedere lunghe distese di asfodelo in fiore che si alternano ai campi coltivati o che si spingono fino al limitare dei centri abitati.