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Vivere la campagna
L’economia tradizionale del Medio Campidano, strettamente legata alle attività agro-pastorali, ha influito e caratterizzato le produzioni artigianali consistenti per lo più in oggetti dalle specifiche funzioni utili alle attività quotidiane.
Dalle mani di esperti artigiani prendevano vita manufatti sorprendenti per fattura e qualità per la cui creazione venivano utilizzate esclusivamente materie prime locali: pelli, legnami, erbe, canne, lana, corna animali, sughero, argilla, terra…il tutto unito alla fantasia e all’abilità individuale.
Le esigenze del lavoro domestico e dei campi hanno a lungo determinato la foggia, le dimensioni, la funzionalità dei manufatti: i coltelli a serramanico, indispensabili nel mondo pastorale e agricolo; i cesti di varia tipologia a seconda dell’utilizzo come strumenti di raccolta nei campi o come supporto alle attività domestiche come su stresciu ‘e fenu – indispensabile corredo delle giovani spose; il vasellame da cottura realizzato in terracotta; i tappeti, gli arazzi, la biancheria; le cassapanche, i bugni e i vassoi di sughero, ecc.
Mani abili ed esperte conservano oggi la stessa maestria del passato tramandando tradizione e cultura di saperi attraverso la produzione di oggetti che, persa la loro funzione primaria d’utilizzo, sono assurti ad un ruolo estetico-decorativo di grande qualità e pregio.
La visita ai laboratori e l’esplorazione delle mostre d’artigianato allestite in occasione delle sagre e delle feste paesane, dove non mancano mai gli artigiani locali, offrono la possibilità di scoprire un mondo ancora intatto che ha ereditato tecniche e arti derivanti da secoli di esperienza e di cultura contadina e pastorale.
Non si tratta di un semplice viaggio per l’acquisto dei souvenir, ma di un vero e proprio percorso di conoscenza che profuma intensamente di campi coltivati, di pascoli, di forno e di antiche tradizioni.