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Sardegna

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Vivere la campagna

Archeologia Mineraria

Medio Campidano - Archeologia Mineraria
n. 26/2009 -

 

L'attività estrattiva in Sardegna risale sicuramente al lV millennio a.C., allorché l'ossidiana costituiva il materiale più idoneo per la realizzazione di oggetti da taglio e da offesa, come le punte delle frecce ritrovate un po' ovunque. Nell'età nuragica l'estrazione dei metalli è stata praticata per la realizzazione di utensili ma soprattutto di statuette di bronzo, di cui il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari detiene un'ampia raccolta. L'area degli scavi è racchiusa prevalentemente nella parte sud-occidentale dell'isola e riguarda il periodo fenicio e romano, nel quale ultimo l'Isola divenne il terzo fornitore dell'Impero dopo Spagna e Bretagna. L'esplosione dell'attività estrattiva risale all'800 con la rivoluzione industriale e l'approvazione della legge che consentiva l'affido delle concessioni del sottosuolo a chi aveva i mezzi per sfruttarlo. I monti del Guspinese e dell'Arburese ricchi di giacimenti di zinco e piombo argentifero, il territorio di Gonnosfanadiga con i suoi filoni di molibdeno e stagno, furono oggetto di una frenetica attività estrattiva: Montevecchio in particolare, con i suoi oltre 100 km di gallerie, era considerata la più imponente miniera d'Italia. I minerali venivano trasportati con una strada ferrata verso la costa (a Piscinas sono ancora visibili i ruderi) o verso l'interno a San Gavino Monreale dove fu eretta una delle più grandi fonderie di lavorazione del piombo, oggigiorno abbandonata. Furono costruiti interi centri abitati e tutte le strutture di supporto all'attività, dalle Direzioni alle laverie, dalle scuole alle colonie marine per i figli dei minatori. Nella Il metà del XX secolo è cessata l'attività dell'ultima delle miniere e tutto è precipitato in un desolante abbandono. Imponenti rovine sono visibili ovunque soprattutto a Montevecchio, Ingurtosu, Naracauli, Genn'e mari, Sibiri, Perd'e Pibera, Canali Serci. Ma il fascino dei luoghi e delle costruzioni è tale che è stata avviata, ed in parte conclusa, un'azione di recupero dei siti ed edifici più significativi che costituiscono un incredibile patrimonio storico e culturale
dal fascino tutto particolare.