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Sardegna

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Vivere la campagna

Fuori Strada

copertina Fuoristrada
n. 3/2008 - Edisport Editoriale Spa

 

Il piacere di andare fuoristrada in totale sicurezza: sulle orme dei minatori sardi…

La Provincia del Medio Campidano invita a percorrere le antiche strade del piombo e dello zinco, sulle orme dei minatori sardi. Queste vie ripercorrono il tragitto che il minerale, estratto dai giacimenti di Montevecchio e Ingurtosu, percorreva, per poi giungere ai depositi della ferrovia mineraria di Piscinas, molo di partenza dei minerali. Da qui, i minerali venivano riversati nei velieri ormeggiati in riva al mare, i quali salpavano alla volta della vicina isola di Carloforte (e da lì per il Continente). Una di queste strade, attraversa un’area che malgrado lo sfruttamento industriale è riuscita a ritagliare degli angoli incontaminati. Una strada impregnata di storia, di cui ci rimangono le vestigia dimesse delle miniere locali. Un percorso coinvolgente che si snoda fra strade gentilmente asfaltate e sterrate, ma facilmente percorribili. 

L’itinerario inizia a Montevecchio (frazione di Guspini), borgo minerario, completamente immerso nella natura inviolata. Montevecchio, con il cantiere di Levante giocò un ruolo importante nello sviluppo dell’industria metallurgica italiana. Nel villaggio è da segnalare la palazzina della Direzione.
Si prosegue poi per il borgo minerario di Ingurtosu (frazione di Arbus), ove si conclude la strada asfaltata. Nel villaggio immerso nella macchia mediterranea, troneggia il palazzo della Direzione con un loggiato ligneo in stile neoclassico.
Scendendo verso valle s’incontra poi, la torre del pozzo estrattivo Gal, il quale era collegato alla laveria di Naracauli via rotaia. Da qui, la strada sterrata diventa via via più dissestata. Con prudenza, si prosegue per Naracauli (frazione di Arbus). 

La frazione mineraria si presenta come un ammasso di edifici abbandonati, nelle cui colline viene incorniciata la laveria mineraria del Lord Brassey, ove il minerale metallico veniva separato dalle scorie con metodi gravimetrici, mediante setacci.
Qui si possono ancora notare le traversine della ferrovia mineraria a scartamento ridotto, percorse un tempo, da vagoni carichi di blenda e galena, diretti ai depositi minerari di Piscinas. Dopo aver attraversato il rio ferroso Piscinas, si giunge allo spettacolare complesso dunale di Piscinas (frazione di Arbus). Il complesso consta di 5 chilometri quadrati di sabbia finissima dal colore giallo ocra, il quale è interrotto a tratti dal colore della macchia psammofila litoranea, ricca di elicriso, lentischio, di sparto pungente e di ginepri coccoloni secolari, contorti dal vento. 

Le dune di sabbia, fra le più alte d’Europa, con il loro perenne movimento, si spingono nell’entroterra per ben 5 chilometri. In questo luogo incantato, lo sguardo si perde nelle distese di sabbia che arrivano fino ai piedi dei depositi minerari, oggi convertiti in struttura ricettiva. A dimostrare la precedente attività mineraria, sulla sabbia sono ancora visibili, alcuni vagoncini di ferro arrugginito dalla salsedine. Questa oasi silenziosa, è popolata da una colonia di ben 1500 esemplari di cervo sardo, Cervus Elaphus Corsicanus. La loro presenza è testimoniata delle inconfondibili tracce, lasciate sull’arenile. Con un po’ di fortuna, si possono avvistare alcuni esemplari che si mostrano al visitatore, in tutta la loro regale magnificenza . Il complesso dunale è stato dichiarato dall’UNESCO, patrimonio ambientale dell’umanità, conseguentemente nonostante l’immane tentazione, le dune non si possono attraversare con alcun mezzo a motore, ma solo a piedi o a cavallo. 


Cosa visitare:

A Montevecchio: La Galleria Anglo-sarda, la Laveria Principe Tommaso, Piccalinna, il Pozzo San Giovanni, il Pozzo di Sant’Antonio, il Pozzo Sartori, il Palazzo della Direzione. 

Ad Ingurtosu: il Palazzo della Direzione, la laveria, il Pozzo GAL 

A Naracauli: la laveria Brassey, il Pozzo Lambert, la Villa Idina, le Miniere di Gennamari 

Per ricevere informazioni turistiche, contattare:
Consorzio Turistico CIAO – Tel: +39 0709754033 Email: info@ciaoarbus.it
ATI “Fulgheri” e “Promoserapis” +39 0709346000 Email: fulgheri.coop@tiscali.it