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copertina Sardegna 2008
- 2008 - Hachette Rusconi

 

Costa Verde: ove stupirsi è una costante! La Provincia Verde: natura incontaminata

La fascia costiera ancora integra estesa per ben 47 chilometri, è un susseguirsi di deliziose insenature, calette riservate e falesie calcaree a picco sul mare che si alternano a distese di sabbia dorata.
Dopo aver percorso una stretta strada immersa nel verde brillante della macchia mediterranea, si giunge a Piscinas. Dietro una distesa di pini marini, attraversata timidamente da un guado di acque ferrose, scintilla l’oro delle dune di sabbia che il vento ha portato qui granello per granello.
Sulla sommità dei monti sabbiosi dal perenne movimento, alcuni ginepri odorosi, proteggono i monti di sabbia dalla furia del maestrale, mentre alle loro spalle si apre, lo splendido mare che al calar del sole, regala tramonti infuocati senza eguali, ripagando così, le fatiche spese. L’emozione è continua, ovunque si volga lo sguardo, il paesaggio desta meraviglia.
L’ambiente desertico, quasi selvaggio si alterna fra dune altissime e ginepri contorti che si aggrappano alla sabbia dorata. 

La quiete di questo luogo inviolato è l’habitat ideale delle tartarughe marine, Careta Careta che nei primi mesi estivi depongono le uova.
Con un po’ di pazienza e costanza, necessaria per gli appostamenti, si avrà la fortuna di vedere il cervo sardo, Cervus Elaphus Corsicanus.
Il complesso dunale, dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, protetto a Nord dal tavolato basaltico di Capo Frasca, a Sud dal promontorio granitico di Capo Pecora, ad Est dal monte Arcuentu, mentre ad Ovest dal mare.
Un mare trasparentissimo, con sfumature che variano dall’azzurro al verde smeraldo. Ideale per praticare sport acquatici, ma che richiede un approccio prudente.

Alla natura incontaminata della Costa Verde e alle estese dune di sabbia di Piscinas, si uniscono le vestigia storiche delle aree minerarie dismesse di Naracauli, Ingurtosu e Montevecchio, con i loro insediamenti e i siti di archeologia industriale.
Dalle dune di Piscinas, si può percorrere una strada bianca con asfalto ecologico che conduce ai borghi minerari, dove il tempo ha smesso di correre. Tutto qui, si conserva come quando, a metà degli anni Cinquanta, le miniere smisero la loro intensa attività estrattiva.
Lungo la vallata, si incontra il pozzo estrattivo GAL, recentemente restaurato ed i ruderi della Lavaeria Brassey di Naracauli, ove si notano ancora le traversine della ferrovia mineraria a scartamento ridotto, percorse, un tempo, da treni carichi di blenda e galena diretti ai depositi minerari di Piscinas. 

Ad Ingurtosu, villaggio disabitato fin dagli anni Sessanta, troneggia il palazzo della direzione in stile neoclassico che come quello di Montevecchio, è posto in una posizione dominante.
La straordinaria bellezza paesaggistica del territorio, si può fruire grazie ai sentieri, alle mulattiere e alle strade sterrate, appropriate per gli appassionati di trekking, biking e mountain bike.
La Provincia del Medio Campidano offre ai suoi visitatori un territorio ricco di bellezze naturali e risorse culturali e un patrimonio unico di tradizioni, legate all’artigianato e alla gastronomia.
A sud il massiccio del Monte Linas con i suoi boschi di lecci e tassi e le cascate più alte della Sardegna è abitato da animali endemici come il cervo sardo e l’aquila reale, la volpe e molti altri