Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

I coltellinai del Medio Campidano parte II

copertina

 

Aniceto Pistis – “Coltelleria Is Lunas”
La Coltelleria Is Lunas produce coltelli tradizionali sardi, in particolare l’arburese, la pattadese e la guspinese, cui aggiunge un modello di propria invenzione denominato campidanese, con lama dalla linea piuttosto affusolata. Produce anche una serie di coltelli artistici, caratterizzati dalla forma del manico, stilizzato con raffigurazioni di animali e altri soggetti locali (cinghiali, aquila, nuraghe, cacciatore, pastore, etc.). Il manico è sovente in corno di montone, bufalo e cervo; il collarino in acciaio, alpaca e ottone.

Franco Pusceddu – “Coltelleria l’Arburesa 2”
Franco Pusceddu, 48 anni, come il fratello Paolo si è appassionato ai coltelli, ancora bambino, seguendo le orme del padre Mario. Partecipa insieme al fratello alle più importanti mostre nazionali sul coltello. Tra i suoi esemplari si ritrovano l’arburesa a lama panciuta e un modello con lama più sottile. Realizza coltelli per uso quotidiano e da collezione, con manico in corno di montone, di bue e di bufalo, mentre i materiali che più utilizza per il collarino sono l’ottone e l’acciaio.

Paolo Pusceddu – “Coltelleria l’Arburesa”
Paolo Pusceddu, 50 anni, coltellinaio da 30. Realizza coltelli da lavoro e da collezione, secondo tradizione. È autore del coltello più grande del mondo, 3.35 metri per 80 chili, registrato nel Guinness dei primati del 1986. Record che lui stesso è riuscito a superare nel 2002 con il coltello più lungo e pesante del mondo: 4.85 metri per 295 chili. Entrambi sono esposti nel Museo del coltello di Arbus. Tra le sue realizzazioni si ritrovano l’arburesa e, in generale, coltelli a lama panciuta e coltelli per la caccia, caratterizzati da una lavorazione particolare nel manico, in corno di montone, nel quale intaglia raffigurazioni della fauna sarda. Produce anche una serie di coltelli in acciaio damasco.

Efisio Spiga – “Coltelleria Artigianale Guspinese”
I coltelli della Coltelleria Artigianale Guspinese si trovano nelle più importanti fiere del settore e in numerosi negozi specializzati in tutta Italia. Originale il tagliacarte, un modello di pattadese interamente in corno di montone.
La Coltelleria Artigianale Guspinese realizza i modelli locali, quali la guspinese, la pattadese e la lussurgese, cui aggiunge creatività con diverse personalizzazioni, utilizzando per il manico il corno di bufalo, montone, muflone o bue, ma anche legno di ginepro. Molto particolare la linea di coltelli con manici artisticamente lavorati, che riproducono animali e altri soggetti locali (cinghiali, aquila, nuraghe, cacciatore, pastore, minatore etc.)

Simone e Daniele Statzu – “Coltelleria Boiccu”
I giovanissimi fratelli Simone e Daniele Statzu, rispettivamente 26 e 21 anni, sono tra i più giovani artigiani della provincia. Producono diversi tipi di coltelli e hanno denominato ciascuno dei propri modelli con il nome di una località del territorio arburese. Hanno creato delle rivisitazioni dei coltelli tradizionali, accentuando la curvatura dei manici e delle lame. I materiali usati per il manico sono il corno di montone e di bufalo. I loro collarini vantano una peculiarità: sono rivestiti da una seconda fascetta in ottone decorato, che regala un particolare effetto cromatico.

…e chi lo fa per hobby
Alcuni lo fanno per hobby come Fabio Atzeni, Dario Atzori, Giorgio Brau, Giovanni Canu, Gian Mauro Cestaru, Pietro Cherchi, Marco Collu, Angelo Dessì, Marcello Dessì, Mario Fadda, Luca Frau, Andrea Gallotta, Carmelo Giordano, Salvatore Giordano, Antonio Lisci, Antonio Murgia, Gianluigi Musa, Efisio Nocco, Antonio Pala, Antonello e Giancarlo Piccioni, Mario Porcu, Matteo Pusceddu, Raimondo Sardu, Salvatore Schirru, Enrico Senis, Cristian Tatti, Massimiliano Usai, Giovanni Usai.