Logo of the Province of Middle Campidano

Sardegna

Skip navigation bar and go to contents

Vivere la campagna

«No all'aumento della tassa»

auto

Saturday, September 6, 2008 - L'UNIONE SARDA

Villacidro. Ma il presidente Tocco spiega: abbiamo recepito l'indirizzo della vecchia Provincia
Oltre mille firme contro l'imposta di trascrizione

L'opposizione in Provincia cavalca la petizione popolare: «Abolito il balzello che grava sui cittadini per 240 mila euro». Replica il presidente Tocco: «L'aumento è identico a quello applicato delle altre province sarde».
Milleseicento firme contro l'aumento dell'imposta di trascrizione. Con una petizione popolare, il consigliere provinciale di minoranza Nicola Cau chiede un ripensamento alla giunta Tocco: «Abolite l'inaccettabile balzello che grava per 240 mila euro sulle tasche dei cittadini», domanda la mozione che accompagna la proposta sottoscritta dalla minoranza e da Agostino Pilia. «L'aumento è lo stesso applicato nelle altre province sarde, senza queste entrate non possiamo programmare alcuno sviluppo», replica l'assessore al Bilancio Fernando Cuccu.
Le hanno rapidamente raccolte in tutti i paesi, ma la maggior parte delle milleseicento firme allegate alla petizione provengono da Villamar, Pabillonis, Furtei e Arbus. Si tratta dell'iniziativa promossa da Nicola Cau (Forza Italia), che nei mesi scorsi aveva sollevato più volte in Consiglio provinciale la questione: «Proponiamo di rivedere una decisione che per il 2007 e 2008 comporta maggiori imposte per circa mezzo milione di euro», afferma Cau, carte del bilancio alla mano, riferendosi all'applicazione di un più 20 per cento sull'imposta di trascrizione che si paga all'acquisto di un'automobile: «Forse il rilancio dell'economia, promesso da Fulvio Tocco, consiste nell'incrementare i ricavi della Provincia gravando sulle tasche dei cittadini, senza neppure coinvolgerli nella decisione - accusa Cau - è un provvedimento assurdo, il presidente dovrebbe dimettersi».
Una provocazione alla quale l'interessato replica negando le maggiorazioni, supportato dall'intervento di Fernando Cuccu: «Non abbiamo fatto altro che recepire l'indirizzo della vecchia Provincia, applicando il medesimo aumento, nulla di più - spiega l'assessore al Bilancio - e rinunciando ad un ulteriore 10 per cento». Secondo Cuccu quello di Cau e dei suoi sostenitori «è puro terrorismo istituzionale, corredato da una raccolta strumentale e demagogica di firme». Del resto, continua l'assessore, i bilanci di questi anni «sono costruiti contando anche sulla risorsa dell'imposta di trascrizione, è una scelta politica, se vogliamo sviluppo occorre fare dei sacrifici».
Motivazioni che Nicola Cau ritiene soltanto «la conferma di quanto sosteniamo da tempo, ci dicano qual è stato a tutt'oggi lo sviluppo», mentre sulla scelta di applicare la maggiorazione sottolinea il percorso inverso «imboccato da altre province della Penisola, che hanno rinunciato a quel 20 per cento». Ma per Fulvio Tocco il Medio Campidano ha «solo intrapreso la medesima via delle province sorelle dell'Isola, eppoi siamo i meno esosi per le altre tasse e usiamo al meglio i ricavi delle imposte». Però adesso i promotori del referendum si augurano che la proposta venga accolta dalla Giunta.
SIMONE NONNIS