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Sardegna

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Vivere la campagna

Crisi: Tocco (Medio Campidano), un cantiere in ogni comune per rilancio Sardegna = edilizia pubblica ha ruolo comune per rimettere in sesto l'economia regionale

Fulvio Tocco - Presidente della Provincia del Medio Campidano

Sunday, October 28, 2012 - Adnkronos

Cagliari, 28 ott. - (Adnkronos) - Una delle ricette per combattere la drammatica crisi che ha investito la Sardegna e' quella del rilancio dell'edilizia, pubblica e privata, ''con un cantiere per Comune''. Lo dice all'Adnkronos Fulvio Tocco (Pd), presidente della provincia del Medio campidano, una delle aree maggiormente colpite dalla crisi, secondo cui "sono necessari due colpi d'ala per favorire la ripartenza dell'economia reale'' e il governo nazionale e quello regionale'' possono creare le condizioni perche' le imprese artigiane e quelle agricole siano interessate a dare un aiuto finalizzato a produrre ricchezza, lavoro e occupazione''.
Molte volte la soluzione per alleviare il dolore e lo scoramento per la mancanza di lavoro ''e' semplice come l'aria che respiriamo, ma non la si vuole considerare forse proprio perche' molto semplice, quindi lontana dai palazzi del potere. Ma i territori - spiega Tocco -, danneggiati dalla crisi non ce la fanno piu' e gli amministratori degli enti locali sono in prima linea impotenti, con i bilanci bloccati, per fronteggiare la spaventosa condizione socio economica causata soprattutto dalle norme della stabilita' e dell' indifferenza verso la produttivita' di ogni singolo territorio''.

''Posso capire le dichiarazioni del Presidente Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti per rassicurare gli Stati e i mercati finanziari, ma la situazione dei territori periferici e' allo stremo'', - Tocco e' del parere che servono ricette semplici e di ''pronta implementazione per alleggerire l'angoscia della crisi e della disoccupazione. Al presidente Napolitano, al Presidente Monti e nel nostro caso al presidente della regione sarda, Ugo Cappellacci, i sardi potranno dire che bastano due colpi d'ala: uno della presidenza del Consiglio dei ministri ed uno della presidenza della Giunta regionale che uno spiraglio puo' aprirsi nel corso di pochi mesi. Spiraglio che puo' generare l'aumento dei consumi producendo benefici plurimi per tutte le imprese locali. La situazione e' talmente grave che richiede decisioni immediate''.
''Per esempio, la crisi dell'edilizia puo' essere superata in tempi brevi, basta consentire agli enti locali investimenti pari ai tagli subiti da Roma alleggerendo la morsa del Patto di stabilità'''.
''Alla crisi dell'edilizia privata - continua il presidente della Provincia - bisogna rispondere con l'edilizia pubblica, con un cantiere per comune, allargando le maglie dell'iniquo patto di stabilità. Un Patto va ribadito sino alla noia, anti sviluppo, anti impresa e anti cittadino. In questo momento la strada piu' semplice e veloce per dare respiro al settore edile e all'economia piu' generale, sarebbe questa: consentire agli enti locali investimenti pari al taglio eseguito dal governo di Roma''.
Considerata la condizione di crisi della finanza pubblica, ''ragionevolmente non si possono reclamare altre risorse''.
Tocco chiede quindi, di poter utilizzare, anche in parte, quelle disponibili in cassa, al netto delle somme gia' prelevate d'imperio nei primi sette mesi del 2012 alle Province dalla tesoreria unica.
 ''E' da sostenere la ripartenza dell'edilizia pubblica - spiega - per consentire la ripresa dell'economia in tempi rapidi e per non dimenticare quella fascia di professionisti che affiancano le imprese edili, quali: idraulici, elettricisti, impiantisti, imbianchini, falegnami e le tutte le altre specializzazioni che hanno a che fare col settore edile''.

Per quanto riguarda l'intervento della Regione, Tocco sostiene la necessità, con la normativa 'de minimis primario' (consentita dalla Ue) ''la coltivazione totale del territorio, per produrre in casa cio' che serve per alimentare il patrimonio zootecnico che per la parte proteica e delle granaglie in generale si approvvigiona soprattutto dai mercati esterni, lasciando la campagna sarda triste e improduttiva. Con un occhio straordinario rivolto alle attività produttive e un'attenzione finalizzata al miglioramento della funzione del patto di stabilita', che sta ammazzando il lavoro e l'economia locale, il governo nazionale e quello regionale possono creare le condizioni perche' le imprese artigiane e quelle agricole siano interessate a dare una grande mano d'aiuto all'economia affinché siano mossi i primi passi verso la ripresa delle attivita' capaci di produrre ricchezza, lavoro e occupazione''.
''Soluzioni - conclude - , queste, dai risultati che possono essere testati nell'arco di una sola annualita'. Ma servono due battiti d'ala che si riverberino speditamente sui territori''.
Emanuele Concas