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Sardegna

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Vivere la campagna

Gesturi. La suggestiva bellezza della Giara conquista Siena

Cavallini della Giara

Tuesday, October 16, 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

GESTURI Il paesaggio silenzioso e selvaggio dell’altopiano della Giara ha fatto, nel senso più positivo del termine, un’altra vittima: il professor Marcello Flores D’Arcais, (nella foto) illustre docente di Storia comparata del corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università di Siena. «Questo paradiso di selvaggia natura, libera la mente dal caos della città.», ha detto durante la sua escursione a piedi nella terra de is cuaddedus. La Giara, quindi, sempre più meta di visitatori interessati a conoscerne la sua vera anima. Quella dei giorni scorsi è stata la volta di Flores d'Arcais, accompagnato per l’occasione, dal presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, che, data la passione che nutre per l’altopiano, si sta confermando una guida turistica e scientifica di tutto riguardo. Il docente universitario toscano ha potuto osservare, in alcune ore, gran parte dell’altura giarina, entrando a contatto diretto della natura triste e selvaggia d’autunno. «La Giara – ha spiegato Tocco all’ospite - può essere annoverata tra i siti più caratteristici del Mediterraneo e il più importante in assoluto della Sardegna». La natura sofferente e selvaggia, l’archeologia, gli acquitrini asciutti, i cavalli e i levrieri “pettiazzi” che la popolano sono stati osservati con grande attenzione e meraviglia a Flores D’Arcais. Attirato dall’originalità del luogo, ha avuto modo di realizzare anche un piccolo servizio fotografico per portarsi a casa le immagini del posto dove ha messo piede per la prima volta in vita sua. «Qui voglio tornare ancora - ha detto l’accademico, incuriosito dalla illustrazione fatta da Fulvio Tocco sulla storia dei levrieri di razza sarda. “In primavera sarò qui per vedere da vicino questo paradiso inzuppato d’acqua e contornato dal ranuncolo bianco. Vorrei vedere con calma anche le parti meno conosciute e la maestosità dei lentischi d’alto fusto». (l.on)