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Saturday, October 13, 2012 - L'UNIONE SARDA
Due parole per salvare dal rischio chiusura l'Agenzia delle Entrate di Sanluri: mobilitazione e organizzazione. L'assemblea dei lavoratori, che si è svolta ieri sera nei locali della Provincia, ha accolto positivamente l'impegno delle forze politiche e sindacali a un tavolo istituzionale, con l'obiettivo di programmare azioni di lotta contro l'impoverimento del territorio.
«L'incontro di oggi», hanno detto i rappresentanti della Rsu, «nasce per sensibilizzare gli amministratori su un problema pressante: la legge dell'8 agosto scorso prevede la chiusura delle Agenzie che non hanno alcuni requisiti, Sanluri è fra queste. Non sono a rischio i posti di lavoro, ma il peso del viaggio per raggiungere le altre sedi». Le preoccupazioni maggiori sono state per l'arretramento dello Stato in un territorio che a poco a poco si vede rubare i servizi essenziali. «Se i locali in affitto sono un handicap», ha ribadito il sindaco, Alessandro Collu, «li troveremo. Presto sarà libero il caseggiato scolastico di Corso Repubblica, 2.440 metri quadrati nel cuore del paese. Ricordo che il tribunale, il giudice di pace, l'agenzia del lavoro e gli uffici della Provincia sono in immobili di proprietà comunale. Gli inquilini non pagano un centesimo». Su un punto tutti d'accordo: il caso va affrontato mobilitando l'intera Provincia. «I problemi non vanno trattati separatamente», hanno detto il presidente della Provincia, Fulvio Tocco, il consiglieri regionale, Giuseppe Cuccu, e provinciale, Agostino Pilia. «Salvando l'Agenzia del fisco oggi, non significa che domani salveremo l'Inps, Equitalia e la Asl. Occorre organizzarsi per un soluzione unitaria. Come è successo la volta che ci siamo opposti al trasferimento a Cagliari dei rifiuti».
Anche per i sindacati è l'ora di alzare il tiro. «Invito i sindaci», ha detto il segretario generale della Cisl, Edoardo Bizzarro, «a non piangersi addosso, ma a mettere da parte i campanili e inventare qualcosa per il bene comune». Così per Caterina Cocco, della Cgil: «Cominciamo a razionalizzare la spesa. Pensiamo a quante scuole vuote e per quante si paga l'affitto».
Santina Ravì
