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Sardegna

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Vivere la campagna

I cavallini muoiono per la fame. Gli esami dell’Asl 6 chiariscono che sulla Giara non c’è la febbre del Nilo

Cavallini della Giara

Wednesday, September 28, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

SANLURI. Allo stato attuale nessun caso di “febbre del Nilo” fra i cavallini della Giara, con la situazione sotto controllo. Lo chiarisce il direttore generale della Asl 6 di Sanluri, Salvatore Piu, che ha disposto l’intensificazione dei controlli da parte del Servizio veterinario.
Piuttosto, lo stato di salute abbastanza precario di un considerevole numero di cavallini (sulla Giara ne sono presenti circa 800) sarebbe dovuto all’insufficienza, se non addirittura alla mancanza, di alimenti. Insomma, soffrono la fame e non sono rari i casi di morte per indebolimento eccessivo e mancanza di difese immunitarie. Un problema di vecchia data, che, seppur con tutte le soluzioni che sono state messe in atto dalla Provincia del Medio Campidano e dai quattro Comuni proprietari dell’altopiano (Gesturi, Tuili, Setzu e Genoni), si ripresenta ciclicamente. Una società costituita ad hoc per la gestione della Giara, “Le Sugherette” di Gesturi, provvede regolarmente - su appalto assegnato dalle amministrazioni locali - a distribuire nel pascolo brado dei cavallini adeguate quantità di fieno per il loro sostentamento quotidiano. Però a loro ne rimane poco o niente perchè se lo accaparrano le molte centinaia di vacche, capre e maiali che pascolano anche loro sull’altopiano. Ecco, il vero problema è questo: il carico eccessivo di bestiame sulla Giara che mai nessuno ha provevduto a limitare per salvaguardare una esclusiva specificità bioanimale come quella de is cuaddedus. L’allarme circa un possibile insediamento del virus nella Giara, che con le sue zone umide costituiscono l’habitat naturale delle zanzare Culex pipiens, era stato dato avantieri dal professor Mario Cancedda, docente in pensione di Biologia animale della facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari, che, da quotidiano frequentatore dell’altopiano dei cavallini selvatici (è di Tuili, uno dei quattro paesi giarini) e studioso da una vita di is cuaddedus, aveva constatato diversi decessi nell’ultimo mese e mezzo e «uno stato generale precario dei cavallini, che presentano un aspetto cachetico e andatura barcollante». Il fatto è stato subito segnalato alla Asl 6 e alle altre istituzioni competenti, fra cui l’assessorato regionale dell’Ambiente. «Già una settimana fa ho incontrato il sindaco di Tuili, Antonio Zonca, per informarmi se avesse avuto segnalazioni su possibili problemi di salute dei cavallini - ha precisato il direttore generale dell’azienda sanitaria di Sanluri -. Mi ha tranquillizzato, ma ho comunque dato disposizioni al Servizio veterinario perchè vengano intensificati i controlli, cosa che sta già avvenendo. 
LUCIANO ONNIS