Logo of the Province of Middle Campidano

Sardegna

Skip navigation bar and go to contents

Vivere la campagna

Conferenza sanitaria davanti all’ospedale in prognosi riservata

Ospedale di San Gavino Monreale

Friday, July 22, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

Tutti chiedono la nuova struttura che resta però ancora sulla carta

SAN GAVINO. Il vecchio ospedale non sta molto bene, il nuovo è ancora soltanto un’idea. Ieri al “Nostra Signora di Bonaria” c’è stato un consulto medico con un’equipe allargata per valutarene lo stato di salute. Presente, prima di tutto, la Conferenza sanitaria del Medio Campidano (Provincia e sindaci).
C’era poi lo staff direzionale della Asl 6, presieduta dal manager Salvatore Piu, i primari dei reparti, i sindacati. Diagnosi: l’ospedale è grave, prognosi riservata. A chiedere l’insolito consulto medico-politico è stato l’assessore prvinciale della Sanità, Nicola Garau, presidente della Conferenza sanitaria, che con questa iniziativa ha voluto tenere alta la mobilitazione sul nuovo ospedale. Si farà, non si farà, chissà. Di certo c’è solo che tutti lo vogliono. Per gli amministratori locali e la gente (c’è una petizione con 13 mila firme) è «un’opera irrinunciabile perchè quello esistente è inadeguato alle esigenze del territorio»; per il direttore generale della Asl 6 «è il primo obiettivo da raggiungere che mi sono posto arrivando in questa azienda cento giorni fa»; per i sindacati (Edoardo Bizzarro e Caterina Cocco, Cisl e Cgil) «i dipendenti ospedalieri devono poter lavorare in condizioni ottimali»; i primari che, nell’interesse dei pazienti, vorrebbero «più spazi, reparti funzionali e organici».
Bene, tutti d’accordo quindi: «Vogliamo l’ospedale nuovo». Lo vorrebbe anche l’assessore regionale della Sanità Antonello Liori, ma allo stato attuale nulla può. Le milionate di euro stanziate per il nuovo nosocomio le (prima 90 milioni, poi 76, infine 46) sono state riassorbite e inserite nel pacchetto per l’intera rete ospedaliera regionale. I fondi vanno quindi ridistribuiti e chissà se altri non ci metteranno le mani.
L’assessore Liori conferma a ogni occasione che il nuovo ospedale di San Gavino ce l’ha nel cuore (da medico ne è stato anche dipendente) e il dg Salvatore Piu ne sta facendo una questione di principio. E allora, cosa manca? Il piano regionale della sanità è sequestrato in giunta. I maligni dicono che c’è paura a tirarlo fuori perchè scatenerebbe una guerra sui quei 250 milioni di euro. Intanto, però, a San Gavino servirebbero interventi urgenti «perchè non si può chiedere ai pazienti di spostare la malattia a quando sarà pronto il nuovo ospedale», come ha detto il sindaco di Guspini Rossella Pinna. Nel mirino c’è il pronto soccorso: da terzo mondo. Anche il dg Piu è d’accordo: «Serve subito una soluzione e la troveremo, altrimenti sarà colpa mia».