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Sardegna

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Vivere la campagna

Leppas griffate, l'arte diventa impresa. Presentata la pubblicazione Coltelli artigiani del Medio Campidano

Coltello artigianale

Friday, December 21, 2007 - UNIONE SARDA

I produttori: un piano per valorizzare i maestri delle lame
Il presidente Fulvio Tocco: «È una ricchezza aggiunta che serve per migliorare le condizioni economiche del territorio».
Paese che vai, coltello che trovi. Crescono le piccole aziende artigiane, ma anche gli hobbisti sono numerosissimi. Niente a che vedere con Scarperia, dove le lame alimentano un giro d'affari considerevole. Nel Medio Campidano la coltelleria cresce all'interno di un sistema informale. Nel 2001 l'economista Antonio Sassu aveva messo in risalto le potenzialità di questo settore nel saggio "La dinamica di un sapere locale". Negli ultimi anni la situazione è cambiata in meglio. Ormai ci sono coltellinai in ogni paese del Medio Campidano.
«È una ricchezza aggiunta che serve per migliorare le condizioni economiche del territorio», ha detto il presidente della Provincia Fulvio Tocco, che ieri mattina nella sala blu della direzione mineraria di Montevecchio ha presentato l'opuscolo "Coltelli artigiani della provincia del Medio Campidano". Si parte da Guspini , dove lavorano Gian Paolo Cancedda "Furitto", Antonio Cau "coltelleria Maistus", Tito Floris "Il Folletto", Piergiorgio Malacri "Tre lame", Efisio Spiga "Coltelleria Artigianale Guspinese", Antonello e Giancarlo Piccioni, Dario Atzori, Giovanni Canu, Angelo Dessì, Salvatore Giordano, Mario Porcu, Mario Fadda, Cristian Tatti, Marcello Dessì, La Guspinese delle sorelle Flumini, Antonio Pala, Enrico Senis, e Carmelo Giordano. Dal regno della "guspinesa" ad Arbus il passo è breve. Anche questo paese ha una sua scuola e un coltello, S'Arburesa, particolarmente apprezzato dagli appassonati. Qui operano Giampaolo Onnis "Il Corsaro", Franco e Paolo Pusceddu "Coltelleria L'Arburesa 2 e L'Arburesa", Simone e Daniele Statzu "Coltelleria Boiccu", Fabio Atzeni, Matteo Pusceddu, Salvatore Schirru, Massimiliano Usai. Il viaggio prosegue per Gonnosfanadiga : Piero Cherchi, Marco Collu, Efisio Nocco e Raimondo Sardu stanno "rinverdendo le tradizioni coltellinaie locali". Si passa poi per Pabillonis da Antonio Lisci e Luca Frau, per Villacidro con i coltelli di Giorgio Brau e per Sardara con il laboratorio di Gianluigi Musa. La successiva tappa è a Villanovaforru nella Coltelleria "Is Lunas" di Aniceto Pistis, che produce la "Campidanese". Si prosegue per Sanluri da Giovanni Usai per poi raggiungere Gesturi da Andrea Gullotta. «Il coltello è una risorsa per il nostro territorio, oltre al valore endogeno ha quello economico. Bisogna capitalizzare meglio il coltellinaio, non bisogna lasciarlo solo. È necessario istituire il distretto del coltello con la collaborazione degli operatori», ha affermato Francesco Marras, sindaco di Guspini, promotore della rassegna "Arresojas", che si tiene ogni due anni a Montevecchio. D'accordo anche il sindaco di Arbus Mondo Angius e il vicesindaco di Gonnosfanadiga Mario Zurru. L'amministrazione provinciale sta già elaborando un piano per valorizzare i maestri delle lame. «Dobbiamo avvalorare», ha sottolineato l'assessore provinciale al Lavoro Velio Ortu, «una tradizione non solo con la produzione artistica e di qualità, ma anche con la produttività».
(g. p. p.)