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Sardegna

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Vivere la campagna

Sardegna Terra di Cavalli - L'ippodromo di Villacidro. Intervista al presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco

Ippodromo di Villacidro

Tuesday, March 30, 2010 - Sardegna Terra di Cavalli n. 5/2009

Intervista al presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco

La giornata del “ippofestival” svoltasi a Villacidro, insegna: 5.000 spettatori presenti alla kermesse, che dal 1983 aspettavano le corse in Campidano. L’ippodromo, tra l’altro, è nato su un’area e con denari totalmente pubblici, pertanto non può continuare a rimanere infruttuoso per l’economia della Sardegna. I soldi dei contribuenti vanno onorati. Il sistema decisionale, o meglio il sistema non decisionale sardo, è una delle principali cause delle difficoltà dell'isola. Abbiamo bisogno di un nuovo modo di lavorare basato sulla concertazione degli attori interessati, un approccio condiviso che nell'ippica negli ultimi dieci anni è mancato.

Quali proposte Presidente Tocco per riorganizzare e rilanciare il settore in Sardegna?

Il rilancio del settore ippico, a mio modo di vedere, necessita di una serie d'interventi tesi a promuovere al meglio le diverse attività, anche al di fuori dell'isola, puntando su corse di qualità, e collegando il mondo del cavallo con gli altri fattori di attrattiva che possiede la Sardegna. Occorre creare le dovute sinergie con l’equitazione, promuovendo all’interno degli ippodromi eventi che abbiano per oggetto “l’equitazione e le corse ippiche, oppure incentivando la creazione di scuole per l'equitazione negli stessi ippodromi. Un'altra attività che in Italia ha riscontrato molto successo sono le corse dei pony, importantissime per creare nuovi appassionati e capaci di riportare le famiglie all'interno degli ippodromi. La promozione dell'ippica passa anche attraverso la valorizzazione di eventi di carattere regionale che abbiano come protagonista il cavallo. Per esempio all'ippodromo di Villacidro potrebbe essere lanciato il "Gran Premio dei Comuni", che potrebbe consistere in corse di cavalli dove, ogni comune può ingaggiare un cavallo, il quale lo rappresenti nella corsa. Anche la riproposizione di eventi culturali legati alle tradizioni culturali medievali, e il collegamento con gli operatori del turismo che propongono una vacanza attiva all’insegna dello sport e fruizione del territorio può essere una carta vincente.

Lei Presidente Tocco ha parlato di qualità delle corse. Come migliorarne il livello?

Per il rilancio del cavallo da galoppo c’è bisogno di una politica speciale, promuovendo eventi di qualità. La selezione dei cavalli può avvenire nei tre ippodromi regionali per istituire otto nuovi Gran Premi “Provincia di …”, più una decina di Gran Premi Città di Capoluogo di Provincia, per culminare in un Gran Premio, di alta qualità “Regione Autonoma della Sardegna”.La qualità non si raggiunge tagliando le corse e mantenendo gli stessi cavalli, anzi tale politica può risultare dannosa, in quanto gli scommettitori, spesso, sono sempre gli stessi. Se si vuol rilanciare il settore è necessario che vi sia un'adeguata promozione dei migliori cavalli sui giornali e televisioni. Promuovendo le corse sarde anche nella penisola. Ciò potrebbe attrarre l'interesse di allevatori di ogni dove, che gradirebbero un'isola promotrice di corse di qualità in un ambiente di qualità.

Un ambiente ricco di tradizione ippica e razze equine autoctone. Quale collegamento?


Si potrebbe valutare la possibilità di collegare !'ippica con altre attrazioni, magari legate alla valorizzazione delle biodiversità regionali, in modo da creare un nuovo canale di attenzione da parte delle famiglie, ed attrarre verso l’ippica anche scommettitori che non conoscono questo mondo. Si potrebbe scommettere, ad esempio, puntando su un cavallino della Giara, oppure anche sul cavallo del Sarcidano, dotati di straordinaria nevrilità. Tale sperimentazione potrebbe dare buoni risultati, sull'esempio dell' esperienza svolta dalla "Sartigliedda".

Infine Presidente, quale ruolo deve rivestire l'UNIRE, l'Unione nazionale di incremento delle razze equine, nell'azione di rilancio dell'ippica?

Il ruolo dell'Unire è centrale nell’attività ippica, perciò è necessario che tutti i deputati sardi all’unisono, richiedano un’adeguata ristrutturazione di questo Ente in modo da non ripetere gli errori del passato. Non è in gioco il futuro del business delle corse. Il business, per sua natura, è dinamico, va dove il contesto è favorevole. Frankie Dettori, figlio del mitico Gianfranco, continua a montare i super campioni e le vittorie le ottiene fuori dall’Italia. E’ in gioco il peso relativo dell’ippica sarda. Il problema è politico. Villacidro è stato costruito con i soldi dei contribuenti pertanto bisogna superare, senza indugio, i colpevoli ritardi.