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Sardegna

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Vivere la campagna

Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini

Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini

Wednesday, March 14, 2012 - COMUNICATO STAMPA

C’è forte preoccupazione nel Medio Campidano per le questioni che riguardano il diritto di cittadinanza dei propri abitanti, in particolare sembra essere messo in discussione il diritto alla salute.
Dopo la perdita dei finanziamenti per la costruzione del nuovo Ospedale e nonostante le istituzioni Provincia, Comuni e ASL siano concordi nel definire drammatica la situazione del Centro di Riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini non arrivano né risposte né occasioni di ascolto da parte della Regione.
Infatti la Conferenza Sanitaria Provinciale tenutasi il 12 Marzo u.s., che aveva in discussione la situazione del Centro di Guspini, è stata disertata dall’Assessore Regionale nonostante l’invito trasmesso con largo preavviso.
Tutto ciò dopo la mancata discussione in Consiglio Regionale dell’emendamento che prevedeva il finanziamento per la sistemazione e l’acquisizione da parte della Regione del Centro di cura e riabilitazione sito nel Comune di Guspini.
La Conferenza Sanitaria Provinciale, presieduta dall’Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie della Provincia, Nicola Garau, ha visto una consistente partecipazione dei sindaci del territorio, del Direttore Generale della ASL 6, delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL.
Presenza a sottolineare le forti apprensioni del territorio.
Il Sindaco di Guspini, Rossella Pinna, ha illustrato lo stato dell’arte attraverso la cronistoria della struttura dalla nascita sino ad oggi; struttura considerata centro di eccellenza per i servizi erogati nel territorio e non solo, e ha sottolineato l’ opportunità, condivisa dai presenti, che la Regione faccia ogni sforzo possibile per l’acquisizione, salvaguardando i posti di lavoro e la più complessiva economia del territorio.
Dopo partecipata discussione, la Conferenza ha deciso di chiedere audizione alla Commissione competente in Consiglio Regionale, la VII, per rappresentare ancora una volta le difficoltà di un territorio già sofferente per la grave crisi economica e capire quali siano le intenzioni degli amministratori regionali relativamente ai pazienti, alla struttura e ai lavoratori.