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Bilancio di previsione 2010 - scelte in linea con i programmi messi in campo dal 2005 - La spesa dei fondi segue il percorso regolare previsto dalle leggi in vigore

euro

Thursday, February 18, 2010 - COMUNICATO STAMPA

Con riferimento all’articolo comparso su L’Unione Sarda di mercoledì 17 febbraio 2010 a pagina 17 – laddove si descrive l’andamento della seduta del Consiglio Provinciale che ha approvato il Bilancio di Previsione 2010 riportando l’opinione di alcuni esponenti dell’opposizione che si è formata recentemente in aggiunta alla minoranza già esistente, senza nulla togliere alla bravura ed alla professionalità della brillante giornalista, si ritiene che qualche opinione espressa non sia corrispondente alla realtà dei fatti.

Sembra prevalente, in base alle considerazioni riportate che riprendono quanto avvenuto nella discussione in Consiglio, l’ansia di voler evidenziare allarmi inesistenti e dettati probabilmente dalla vicinanza delle prossime scadenze elettorali.

Infatti se i soggetti interessati avessero letto bene i dati messi a supporto degli atti del Consiglio la Provincia non incassa 700.000 euro in interessi per i fondi di cassa, bensì li paga, insieme alla quota in conto capitale, come restituzione dei mutui contratti nel mese di dicembre 2008 e nell’anno 2009.

Quindi uno scambio molto elementare di una posta di Bilancio importante che stà permettendo di migliorare la situazione delle infrastrutture stradali e delle scuole per le quali in cinque anni sono stati investiti oltre 40.000.000 di euro, scelte queste operate con la condivisione quasi unanime del Consiglio.
Molte opere sono già avviate e concluse, altre sono in appalto e nella maggior parte dei casi avranno inizio entro il 2010 in quanto l’iter delle gare pubbliche ha bisogno del rispetto delle procedure previste dalla legge e non possono essere risolte con uno schiocco delle dita.

Le cifre in cassa pronte per l’effettuazione di tutte le opere previste nel Piano triennale, che non corrispondono neanche quelle ai numeri sbandierati dai suddetti, sono quindi quelle che verranno spese gradualmente in base agli stati di avanzamento e, soprattutto, agli spazi consentiti dal patto di stabilità in relazione ai flussi finanziari disponibili per i pagamenti cosa per la quale chiunque ha un ruolo responsabile dentro il Consiglio Provinciale farebbe bene a richiedere al Governo Nazionale ed a quello Regionale che scaricano sulle Province e sui Comuni il peso delle loro difficoltà quando sarebbe semplice risolvere il problema togliendo le spese degli investimenti dal calcolo sul patto di stabilità come previsto in una mozione approvata in Parlamento nel 2009 che non ha avuto alcun seguito.

Ammontano infatti a circa 3.000.000 di euro le somme che la Provincia ha anticipato per opere pubbliche e che la regione Sarda è in debito per la loro restituzione.

Evidentemente a lor signori del Governo di centro destra piace spendere i soldi pubblici senza controlli e tutto in emergenza come a La Maddalena e lasciando il blocco di spesa per gli enti che invece hanno più necessità di spendere.

La struttura tecnica e operativa della Provincia è impegnata sin dall’inizio costantemente e alacremente per mandare avanti una mole di lavoro imponente che solo chi ha conoscenza dei meccanismi amministrativi si può rendere conto dello sforzo effettuato, si ritiene che a loro vada comunque, come a tutti i dipendenti in organico, il nostro ringraziamento, si può dire che hanno lavorato oltre le possibilità immaginabili.

In relazione alle somme stanziate per le attività produttive ed ai Piani di valorizzazione indirizzati in modo particolare all’agricoltura ed all’allevamento si ricorda a chiunque ha una buona memoria che esse fanno parte del bagaglio programmatico fondamentale di questa maggioranza effettuato per rilanciare la produzione e la fiducia di quel mondo che attraversa un periodo piuttosto lungo di crisi e stagnazione economica e ciò anche se tali funzioni non fanno parte degli obblighi previsti per legge dalla Provincia, è un problema di sensibilità politica c’è chi ce l’ha e chi no – evidentemente la Regione Sarda alla quale è stato chiesto ripetutamente un intervento anche risibile nella cifra è una di quelle parti alle quali finora questo ragionamento non le interessa – spiace che ci sia tra le fila del Consiglio chi non ha a cuore questo filone di sviluppo che è e sarà la base futura della Provincia Verde.

Infine la lettura singolare delle voci del Bilancio non dovrebbe alimentare il qualunquismo e le accuse gratuite di sperpero assistenzialista in quanto anche su questo aspetto possiamo tranquillamente affermare che ciò non è veritiero.


Infatti si ribadisce che :

1. l’aver rispettato tutti i criteri relativi agli obiettivi della finanza pubblica, indicati dall’Europa e dallo Stato, nelle materie relative al personale, gli incarichi, il patto di stabilità, etc, assicurando per ogni voce i risparmi obbligatori per legge, ci spinge a dire che lasciamo a chi verrà dopo, dato che quest’anno ci sarà l’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio Provinciale, un Bilancio sano ed in buona salute –

2. Non solo l’aver contenuto, ogni anno, entro il limite del 3% sulle spese correnti i costi della politica, percentuale tra le più basse in Italia, dimostra che è possibile dare buoni esempi di pratica amministrativa che può rivalutare il comportamento dei politici in materia di sprechi nella gestione della cosa pubblica di fronte ai cittadini soprattutto in questo periodo di dramma sociale, civile ed economico, come dire volendo si può dare il buon esempio a condizione che non duri solo lo spazio di una legislatura come abbiamo saputo fare in questa consiliatura.

3. Credo che, al di là delle differenze di opinione e delle schermaglie di dubbio gusto, che tutti coloro che hanno un ruolo di responsabilità istituzionale debbano cercare di fare uno sforzo affinché volgano lo sguardo verso le situazioni che stanno all’esterno e che segnalano un crescente disagio socio economico che ha bisogno del concorso costruttivo di tutte le parti in campo – tanto alla fine il giudizio di coloro che esprimeranno la loro opinione sarà positivo se si è lavorato bene mentre sarà negativo se si è lavorato male.

4. Noi possiamo dire che pensiamo di avere la coscienza a posto e di aver cercato di lavorare onestamente per l’interesse collettivo del territorio.

L’Assessore al Bilancio
Fernando Cuccu