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Sardegna

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Vivere la campagna

“La nostra locanda? Una pazzia”

disabile

Sunday, April 17, 2011 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. La gestione affidata ai ragazzi del Dipartimento di salute mentale dell'Asl 6
Venti pazienti si occuperanno di ristorazione ed escursioni

Sta per avverarsi il loro sogno: avere un lavoro e partecipare alla vita della comunità. Venti pazienti del Dipartimento di salute mentale dell'Asl 6 di Sanluri, dai 20 ai 40 anni, frequenteranno i corsi di formazione finalizzati alla costituzione di una cooperativa che opererà nel settore turistico-sociale. Asl, Provincia e Comune di Villacidro, attraverso il progetto Andalas, offriranno a questi giovani l'opportunità per migliorare la propria esistenza segnata dalla sofferenza psichica.
IL PROGETTO «È finanziato dall'Unione Europea per favorire l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Un intervento formativo propedeutico favorirà la costituzione di una cooperativa di tipo b, la cui base sociale sarà formata da disabili e normodotati, il cui obiettivo è la promozione e la gestione di iniziative legate al turismo socio-ambientale, come le escursioni in montagna, l'accoglienza, la ristorazione e il pernottamento in bed and breakfast, servizi interamente gestiti dai disabili», ha affermato Nicola Garau, assessore provinciale ai Servizi sociali, che insieme alla sua collega Simona Lobina ha presentato il progetto.
I CORSI Ormai è tutto pronto, manca solo l'avvio dei corsi di formazione. Il Comune di Villacidro ha già dato in comodato d'uso all'Asl un'area di sette ettari a Castangias con locanda. La struttura sta subendo degli interventi per essere trasformata in un moderno complesso ricettivo. Si sta predisponendo ogni cosa perché le attrezzature e le aule per la didattica siano pronte per la prima quindicina di maggio, periodo d'avvio dei corsi. «I pazienti fanno già trekking, quelli più esperti accompagnano gli altri sui monti di Villacidro. Il percorso terapeutico si sta trasformando nel lavoro di domani», ha sottolineato Alessandro Coni, psichiatra dell'Asl 6, che dell'iniziativa è l'ideatore. I suoi ragazzi hanno scalato i monti della Sardegna, della Corsica, del Trentino e del Napal per vincere la malattia e ritrovare il gusto di vivere la vita. «Hanno ricominciato a sognare a occhi aperti, ad acchiappare i sogni per poterli accarezzare», aggiunge lo psichiatra. Per alcuni di loro il sogno comincia ad avverarsi. Con i finanziamenti europei sarà costituita la cooperativa. Nella locanda di Castangias si potrà pranzare, cenare e dormire. «E loro cucineranno, serviranno ai tavoli, organizzeranno escursioni, gestiranno l'accoglienza», ha puntualizzato Alessandro Coni.
I PAZIENTI Alla presentazione del progetto c'erano anche loro. «Non vedo l'ora di iniziare - ha detto Gian Carlo - in questa iniziativa sto mettendo tutto me stesso. È l'inizio di una nuova vita. È un riscatto, una rivincita sulla malattia, anch'io avrò una mia dignità di lavoratore. I miei genitori potranno essere orgogliosi di me».
Gian Paolo Pusceddu