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Sardegna

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Vivere la campagna

Censimento del Cervo Sardo 2008 nell’areale di Costa Verde

cervo sardo

Friday, September 5, 2008 - COMUNICATO STAMPA

L’Assessorato all’Ambiente della Provincia, attraverso il Servizio di tutela fauna selvatica, attuerà anche per il 2008 il censimento al bramito di una delle ultime e più consistenti popolazioni del Cervo Sardo presenti in Sardegna nell’Oasi di Protezione Faunistica Costa Verde.
L’importanza dell’evento è rilevante; negli ultimi anni la popolazione del cervus elaphus corsicanus del territorio del Medio Campidano è in costante aumento. Con il nuovo censimento che avviato già dai primi di settembre si potranno consolidare le valutazioni numeriche sulla consistenza dei cervi che insistono tra le montagne dell’Arcuentu, le dune di Piscinas, nelle località di Is arenas ecc.
Alla campagna del censimento parteciperanno, oltre i dipendenti del servizio di tutela della fauna selvatica della Provincia, l’associazione l’Elafos di Guspini che ormai da più di un decennio si dedica alla valutazione della dinamica della popolazione del cervo e alla sua consistenza numerica, le associazione di volontariato, le compagnie di caccia, il Corpo Forestale con propri volontari e l’Ente Foreste all’interno del compendio forestale di Crocorigas. I dati raccolti saranno analizzati con la supervisione dell’Istituto Nazionale Fauna Selvatica di Bologna che svolgerà le valutazioni mediante il rilevamento con la termocamera notturna.

Lo studio costante di questo ungulato che sino al qualche decennio fa era in via d’estinzione è fondamentale per l’analisi delle dinamiche di spostamento e quindi di ampliamento del loro areale, sullo stato di salute e sulle possibilità di reintroduzione in altre aree della Sardegna dove in passato era presente.
In questo territorio l’esistenza del cervo è seguita con molta attenzione da parte della popolazione in termini positivi, quale icona del territorio che porta molti naturalisti anche stranieri nel nostro territorio ma anche in termini negativi giacché questi ungulati procurano danni alle colture ed ai pascoli con relativi danni economici alle imprese di agricoltori e allevatori, che operano soprattutto nei territori di Arbus, Guspini e Gonnosfanadiga.
Certo è che l’aumento constante del numero di questi ungulati nei territori dei comuni sopra menzionati ha un significato oltremodo positivo.
Essi costituiscono per ogni naturalista un richiamo importante e danno lustro al nostro territorio che ha saputo gestire la loro tutela egregiamente tanto da ipotizzare che la specie attualmente non è più a rischio di estinzione.
La principale novità del 2008 è legata al fatto che da quest’anno, tramite un accordo con una serie di strutture recettive agrituristiche e di campeggio, la partecipazione al censimento è stata aperta anche agli ospiti delle strutture interessati alle attività naturalistiche. Già dai primi giorni una quindicina di turisti provenienti dalla penisola hanno partecipato alle operazioni sul campo con grande entusiasmo avendo l’occasione di vedere dal vivo dei meravigliosi esemplari. Questa iniziativa oltre alle escursioni ed al safari fotografico saranno elementi basilari di un Piano di valorizzazione del Cervo Sardo attualmente allo studio. Tra gli scopi vi è quello di allungare la stagione turistica ed incrementare le presenze in autunno nelle strutture recettive dell’area a vantaggio dei sempre più numerosi ecoturisti che scelgono il nostro territorio per le qualità delle dell’ambiente. Questi volontari potranno pertanto vivere insieme oltre all’esperienza del censimento che gli stage che quotidianamente si terranno allo scopo di programmare e analizzare sia i luoghi di avvistamento arricchendosi di un’esperienza unica e non facilmente ripetibile. Nel 2009 con il varo del Piano di valorizzazione e con il coinvolgimento di un più rilevante numero di strutture recettive si potranno sicuramente ottenere risultati significativi anche in termini di incremento delle presenze.

L’Assessore all'Ambiente
Giuseppe De Fanti