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Sardegna

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Vivere la campagna

San Gavino: la casa delle farfalle, il museo vivente delle biodiversità

San Gavino La casa delle farfalle

Wednesday, August 11, 2010 - LA NUOVA SARDEGNA

Una pedagogista ha aperto un «centro» per mostrare il ciclo biologico dei lepidotteri
Elena Marras Sono riprodotti sia il clima sia l’ambiente delle foreste tropicali

SAN GAVINO. Pedagogista di professione, per diletto e passione si dedica anima e corpo alle farfalle di ogni specie. Le segue dalla nascita nel loro ciclo biologico in una serra dove ha ricreato un habitat tropicale ideale.
Lei è Elena Marras, giovane pedagogista di San Gavino appassionata delle biodiversità e in particolare degli insetti lepidotteri. Coltivando la sua passione ha avviato una curiosa attività imprenditoriale, aprendo nel suo paese «La Casa delle Farfalle», nei fatti un museo vivente di educazione ambientale sul ciclo biologico dei lepidotteri, finalizzato alla conservazione e valorizzazione delle biodiversità. Sessantacinque le varietà presenti allo stato libero.
Nella serra costruita in un terreno in località Nuraci, ben inserita in un uliveto ultracentenario, la giovane pedagogista ha realizzato il sogno della vita, appunto una casa per le sue farfalle variopinte. Già all’ingresso spicca un portone in legno e ferro con la forma di una grande e varipointa farafalla: l’emblema della casa-museo.
All’interno del capannone le farfalle svolazzano su diverse specie di vegetali locali ed esotici, dove si distinguonoo delle grandi piante di banane che già raggiungono il tetto del manufatto. «All’interno spiega Elena Marras - sono riprodotti sia il clima che l’ambiente delle foreste tropicali per consentire alle farfalle di vivere e riprodursi come in ambiente naturale: una temperatura che oscilla tra i 27 e i 32 gradi e un’umidità che si aggira attorno al 60-70 per cento». Temperatura favorita da una micro pioggerellina che consente comunque ai visitatori di muoversi senza rimanere inumiditi. Percorrendo i sentieri interni è facile guardare e fotografare le farfalle da vicino, posate sui fiori o sulle grandi foglie di arbusti mediterranei ed esotici.
«La Casa - riferisce ancora Daniela Marras, lasciando trapelare l’orgoglio di chi ha ideato e realizzato una straordinaria creatura - e’ stata pensata anche per ricavare un’oasi delle biodiversità del Medio Campidano, in linea con i programmi che hanno caratterizzato la Provincia «verde» del Medio Campidano sin dalla sua nascita». Per soddisfare le curiosità dei visitatori, all’interno della serra, possono essere riscontrate, 65 specie di farfalle che volano libere, e altre pupe appese ad una mensola, pronte a liberarsi dallo stato di crisalide nell’arco di una decina di giorni. Per visitare la Casa c’e’ da pagare un biglietto d’ingresso di modesto costo, «scelta fatta per dare eventualmente la giusta motivazione e per incoraggiare i pionieri di altre nuove iniziative al servizio della cultura naturalistica», dice la pedagogista delle farfalle.
Durante la recente visita alla «Casa delle farfalle» del presidente della Provincia, Fulvio Tocco, è stata prospettata la possibilità che la struttura, eventualmente ampliata e adeguata, possa diventare un museo live di tutte le biodiversità animali e vegetali del Medio Campidano.
LUCIANO ONNIS