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Sardegna

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Vivere la campagna

Caso Keller, esplode la rabbia dei lavoratori

Villacidro - Keller

Tuesday, September 13, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

Sanluri. Sale la tensione per il silenzio sulla sorte dell’azienda mentre per giovedì è stato convocato un vertice alla Regione
Sit-in a sorpresa sulla «Carlo Felice» con il traffico rallentato per circa un’ora e mezza

SANLURI. Dalla fabbrica alla statale 131, «Carlo Felice». Infatti ieri mattina i lavoratori della Keller hanno spostato il loro campo di battaglia sulla strada isolana più trafficata allo scopo di attirare l’attenzione pubblica sul loro drammatico problema. E ci sono riusciti, perché nonostante abbiano rallentato il traffico hanno ricevuto grande solidarietà da parte degli automobilisti.
«È solo l’inizio - hanno preannunciato le “tute blu” e i sindacati -, questa è la nostra prima risposta al presidente della Regione Cappellacci e al suo assessore ai Trasporti Alessandra Zedda per non aver rispettato gli impegni. L’altra domenica sono venuti in fabbrica per assicurarci che entro la settimana, quella passata, ci sarebbe stato un incontro al ministero dei Trasporti con Trenitalia e Keller. Non si sono più fatti vedere, ne sentire».
Poi, ieri pomeriggio, la risposta è arrivata dall’assessore Zedda che ha convocato per giovedì mattina una riunione fra azienda, sindacati, amministratori locali del Medio Campidano e Sfirs. «L’incontro - è detto in una nota - è in preparazione di un vertice in programma al pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico con il presidente Cappellacci».
Tace invece il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli: lui al governatore sardo neppure risponde.
Come detto, i manifestanti schierati sulla “131” in entrambi i sensi di marcia allo svincolo mediano per Sanluri, hanno ricevuto la solidarietà degli automobilisti in transito sulla statale dalle 10 alle 11.30, obbligati a rallentare davanti alla variopinta barriera umana con bandiere e striscioni. Da tutti, in particolare dai camionisti, l’incitamento a non arrendersi e ad andare avanti con la lotta. Il tutto sotto gli occhi di agenti della polizia stradale e di carabinieri che non hanno davvero dovuto muovere un dito per garantire l’ordine pubblico e la circolazione. Quando è scaduto il tempo diplomaticamente concordato, i manifestanti hanno sbaraccato e sono tornati in fabbrica a Villacidro. La rabbia fra loro si taglia a pezzi, fortunatamente le teste un po’ più calde sono tenute a bada dai più riflessivi a dai sindacalisti. Fino a quando? «Siamo davanti a una situazione di quasi non ritorno - ha commentato Valentina Atzeni, giovane impiegata Keller -, anche mio marito lavora in questa azienda, siamo entrambi in cassa integrazione e con una bimba di un anno da allevare. Quale sarà il nostro domani?».
Unito il fronte sindacale. Efisio Lasio ed Edoardo Bizzarro, segretari provinciali di Cgil e Cisl, i leader territoriali di Fiom (Gigi Marchionni), Fsm (Marco Angioni) e Uilm (Andrea Farris), la Rsu aziendale sono un coro unico: «Siamo veramente indignati, la Regione ci ha lasciati soli».
LUCIANO ONNIS