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Sardegna

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Vivere la campagna

I corsi professionali al via ma solo quelli finanziati

formazione

Saturday, October 15, 2011 - L'UNIONE SARDA

SANLURI. Il piano di formazione destinato ai disoccupati   

«Siamo molto preoccupati, da diversi anni la formazione nel Medio Campidano, a causa dell'inefficienza della Regione, è ferma con un forte danno economico e sociale. Lo svolgersi dei corsi, oltre a dare una prospettiva e una speranza ai disoccupati e agli inoccupati, costituirebbe un'opportunità economica per tutto l'indotto che si muoverebbe intorno a quelle attività. Inoltre, da quando le competenze sulla gestione della formazione sono passate alle province, la Regione non ha più finanziato nessun piano, l'ultimo è stato approvato nel 2009». Lo ha affermato l'assessore alla Formazione professionale, Nicola Garau, ieri mattina nel presentare il bando provinciale 2009/2010, ponendo l'accento anche sui gravi ritardi del Piano 2008/2009.
GRADUATORIE «Ad oggi, pur essendo passato un anno dalla pubblicazione delle graduatorie finali, i corsi non risultano ancora avviati. Così come non è ancora disponibile la sede formativa provinciale, che dovrebbe essere il Centro di formazione professionale di San Gavino, del quale non si capisce bene, nonostante le diverse interlocuzioni e richieste di chiarimenti inviate alla Regione negli anni, quale sia l'effettiva destinazione», ha sottolineato l'assessore.
Il piano formativo 2009/2010 prevede quattordici corsi divisi in cinque lotti e vi possono partecipare disoccupati che abbiano compiuto il diciottesimo anno e siano residenti nel Medio Campidano.
STABILITÀ Il Presidente Fulvio Tocco ha posto l'accento sul fatto che mantenere liquidità nelle casse centrali dello Stato penalizza le periferie. Infatti, il patto di stabilità interno dello Stato ha come obiettivo quello di mantenere gli alti costi nella gestione degli apparati centrali a scapito degli enti periferici. «La Regione dovrebbe assolvere ai compiti di programmazione e controllo - ha sottolineato Tocco -e lasciare la gestione agli enti locali, così come la legge delega del 2006 aveva disposto. Questa è l'ennesima dimostrazione che gli enti locali hanno più agilità e facilità nella gestione dei programmi e dei progetti perché sono più vicini al cittadino, ai suoi bisogni. Attraverso attività di animazione territoriale riescono a coinvolgere e curare i destinatari dei progetti. Noi come Medio Campidano l'abbiamo già constatato con diversi progetti , come Vivere la Campagna o con la gestione delle attività della Protezione Civile».
Gian Paolo Pusceddu