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Sardegna

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Vivere la campagna

«Ecco il piano dei beni culturali»

Biblioteca Guspini

Wednesday, April 11, 2012 - L'UNIONE SARDA

PROVINCIA. Tutte le risorse sono elencate in uno studio di 181 pagine approvato dall'Assemblea
L'assessore: sarà più semplice cercare finanziamenti e fare promozione

Dalla Marmilla al Linas al Campidano, in tutto 26 musei, 11 aree archeologiche, 4 teatri e 3 compagnie teatrali, 2 scuole di musica, due sistemi bibliotecari e 2.245 libri, 8 siti d'importanza comunitaria (Sic), tre vecchie miniere, 6 anni di lavoro, 20 mila euro di spesa. Sono questi i numeri del Piano dei beni culturali della Provincia del Medio Campidano. Approvato nei giorni scorsi a Villacidro, nei locali di via Parrocchia.
«Un patrimonio culturale importante», ha detto l'assessore Gigi Piano, «che, per la prima volta, viene posto al centro dello sviluppo economico e sociale del territorio. Il Piano, infatti, nasce con la finalità di fornire un quadro completo dei beni, attraverso una documentazione omogenea e sistematica, ponendosi come uno strumento di tutela e di pianificazione territoriale». Lo studio partì nel 2006, con l'incarico ad una società romana che prese subito in esame edifici e materiali, sparsi nei 28 Comuni, mediante ricerche e visite ai luoghi interessati. L'insieme delle informazioni emerse sono ora racchiuse in un testo di 181 pagine. «Strumento», aggiunge Piano, «che si propone di definire bisogni e potenzialità di ciascun settore, per marciare più spediti nella promozione e nella ricerca dei finanziamenti».
Critico il consigliere di minoranza, il sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu: «Abbiamo costruito una bella macchina senza motore. Non si possono lasciare alla guida dei musei operatori di buona volontà, privi di personale qualificato, ad iniziare dai direttori. Se attorno ruota un'occupazione di oltre 200 persone e un costo di un milione e 700 mila euro, occorre fare sistema». Duro attacco ai quattro consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l'aula. «Non partecipare alla discussione di un argomento così importante», ha detto Massimo Sanna, «è una vergogna. Ancora di più perché siete qui solo per prendervi il gettone».
Santina Ravì