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Sardegna

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Vivere la campagna

Per le donne maltrattate da oggi un aiuto in più

donna

Tuesday, December 25, 2007 - LA GAZZETTA DEL MEDIO CAMPIDANO

A Guspini è nata Casa Rut. Centro di accoglienza per donne e bambini maltrattati. Il merito è della Caritas diocesana di Ales- Terralba, in collaborazione con la Cooperativa sociale “Alle Sorgenti” di Villacidro. <Casa Rut- spiega Maria Gabriella Testoni, responsabile della Casa Rifugio- è in grado di ospitare otto donne in due appartamenti. Nel primo è prevista l’accoglienza per le permanenze brevi, nel secondo un soggiorno più lungo per consentire alla donna di trovare lavoro e cercarsi una casa>.
A disposizione delle ospiti ci sarà un’equipe di professioniste: una pedagogista, una psicologa, un’assistente sociale, educatrici esperte nelle dinamiche familiari, nelle attività di laboratorio. Fondamentale sarà l’apporto del consulente legale, del medico e del volontariato organizzato. <Il fine è quello di valorizzare le risorse personali delle donne- dice Gabriella Testoni- per raggiungere una forma di autonomia, garantire un luogo tranquillo per riflettere, prendere decisioni importanti, riconquistare una nuova vita, ricostruire relazioni interpersonali e sociali>. La casa nasce a Guspini perché il problema maltrattamenti è ben noto. <Ogni settimana vengo a conoscenza di casi di violenza- afferma il sindaco Francesco Marras. Le violenze consumate dentro il tetto familiare spesso non trovano una voce per gridare perché le donne sono costrette a subire in silenzio per proteggere i figli o perché ricattate. Per questo siamo impegnati in un programma di reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza>.
Ma il supporto a Casa Rut è stato sottoscritto anche dalla Provincia: <Stiamo portando avanti il progetto di un Centro antiviolenza per donne e bambini maltrattati- precisa Rossella Pinna, assessore ai servizi sociali - questo servizio accompagnerà le donne a maturare delle scelte per il loro futuro, perciò si cercherà di indirizzarle a seconda dei problemi ad una consulenza legale o al consultorio familiare. Istituiremo gruppi di auto mutuo aiuto e un osservatorio sul fenomeno. In ogni caso, si dovrà lavorare in buona sinergia tra pubblico e privato>.
Stefania Pusceddu