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Sardegna

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Vivere la campagna

La biodiversità rappresenta l’assicurazione per il futuro della popolazione del Medio Campidano. La Provincia ha un suo progetto.

Cavallini della giara

Thursday, June 19, 2008 - REDAZIONE

I cavallini della Giara, i cervi di Arbus, Guspini e Gonnosfanadiga, la pecora selezionata di Tuili, Barumini, e Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei ecc, la pecora nera di Arbus e Villamar, il suino rustico di razza sarda di Villacidro costituiscono le principali biodiversità della Sardegna e sono presenti principalmente nel Medio Campidano.Questi esseri viventi animali assieme a quelli vegetali, che sono tanti, popolano il territorio della Provincia. L’uomo deve beneficiare della biodiversità e fruire di quanto la Natura offre per la vita di tutti i giorni. La biodiversità è ciò che ha reso e rende possibile progetti finalizzati a produrre ricchezza aggiuntiva in uno dei territori a vocazione agricola, e che in relazione a questa limitazione dell’era della globalizzazione, si trova relegato agli ultimi posti della condizione sociale ed economica della Sardegna. Per detta ragione la Provincia del Medio Campidano ha deciso di occuparsene con maggior determinazione e con la programmazione del 2008 ha trovato la possibilità di studiare e finanziare i primi Piani di Valorizzazione a carattere specifico. Detti Piani hanno la funzione di tutelare e conservare la biodiversità nelle sue molteplici manifestazioni: dalle specie animali e vegetali agli habitat fino ai processi ecologici ed evolutivi che hanno permesso la formazione di questa straordinaria ricchezza di vita. In poche parole anche la biodiversità può e deve contribuire a garantire prodotto. È un patrimonio universale per tutta l’umanità, una risorsa insostituibile, fornisce innumerevoli benefici a livello sociale, economico, scientifico, educativo, culturale, ricreativo ed estetico e rappresenta dunque l’ “assicurazione” per il futuro della popolazione dei 28 comuni. Conservarla è la priorità della Provincia. Dopo i numerosi incontri con le organizzazioni sindacali e professionali è maturata la consapevolezza che anche da questo patrimonio genetico inestimabile può ripartire la ripresa dell’economia del territorio. L’uomo non ha il diritto di estinguere altre specie viventi. Invece ha il dovere di preservare l’ambiente e le sue risorse per le generazioni future. In campo animale il primo Piano di Valorizzazione riguarda la rivalutazione economica del suino di razza sarda. Nelle montagne di Villacidro è custodita questa reliquia vivente. Un altro Piano è finalizzato alla valorizzazione della Montagna e verrà denominato “ Vivere la Montagna”. Un altro ancora, in campo vegetale, a sostegno del patrimonio olivicolo. E dopo la collaudata esperienza del progetto “Vivere la Campagna” per rendere i campi coltivati per fini agro-eco- ambientali, seguiranno specifici Piani nei seguenti comparti: mandorlo, asparago, melone in asciutto, patate da industria e pecora nera.