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Sardegna

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Vivere la campagna

Un tetto per accogliere le donne maltrattate in casa. Casa Ruth, centro di assistenza della Caritas

donna

Saturday, December 8, 2007 - UNIONE SARDA

L'iniziativa è della Caritas diocesana. Aumentano i casi di violenza consumata tra le mura domestiche. Storie di ricatti e maltrattamenti. Appello alla collaborazione con le amministrazioni pubbliche.
GUSPINI Casa Ruth. Una casa per accogliere donne e bambini maltrattati, vittime di violenza. L'ha costruita a Guspini la Caritas diocesana di Ales- Terralba. «L'immobile, suddiviso in due appartamenti, può ospitare otto donne. L'area di prima accoglienza è riservata per i soggiorni brevi, il secondo appartamento ad una permanenza più lunga per consentire alla donna di trovare lavoro e casa», afferma Maria Gabriella Testoni, responsabile della Casa Ruth. Un'equipe di professionisti, tutte donne, sarà a disposizione degli ospiti.
«Un gruppo di esperti che si impegna a favorire le ospiti a individuare le risorse personali per raggiungere l'autonomia e ricostruire le relazioni interpersonali e sociali per un immediato inserimento nella società», ha aggiunto Maria Gabriella Testoni. Fondamentale sarà l'apporto del consulente legale, del medico e del volontario organizzato, che saranno supportati dall'assistente sociale specialista.
SICUREZZA La Casa Rutt, di cui per motivi di sicurezza non è stata specificata l'ubicazione, è stata presentata mercoledì sera, in un incontro, organizzato dalla Caritas diocesana, nel salone della Comunità in via Pio Piras a Guspini. E' stata istituita nel centro minerario dove il problema dei maltrattamenti e della violenza è ben conosciuto dai servizi sociali. «Ogni settimana vengo a conoscenza di casi di violenza, consumati quasi sempre tra le mure domestiche. Le vittime per lo più sono donne che subiscono in silenzio per i figli o perché sono ricattate», fa sapere il sindaco Francesco Marras.
COLLABORAZIONE Per mandare avanti l'attività della casa di accoglienza collaborerà anche l'amministrazione provinciale. «La pubblica amministrazione purtroppo ha tempi lunghissimi prima di poter realizzare un progetto. In questo caso non possiamo non fare un plauso al privato e in particolare a don Angelo Pittau, che nel giro di un anno l'ha pensato, realizzato e ha aperto la struttura», evidenzia Rossella Pinna, assessore provinciale alle politiche sociali. La gestione è stata affidata alla cooperativa "Alle Sorgenti", che dal 1996 è impegnata nell'inserimento socio lavorativo delle persone svantaggiate.
IL VESCOVO «E' tempo di svegliarsi dal sonno. Casa Ruth è un impegno che deve coinvolgere tutte le istituzioni», ha sottolineato il vescovo mons. Giovanni Dettori, che ha appoggiato con l'intervento della Caritas diocesana il progetto di don Angelo Pittau, parroco della chiesa madre di Guspini, San Nicolò. «Questa casa - sostiene don Angelo Pittau- voluta fortemente dal vescovo, è nata su sollecito delle donne in difficoltà, ma anche per un profondo senso di giustizia».
GIAN PAOLO PUSCEDDU