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Sardegna

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Vivere la campagna

Si allungano i tempi per il nuovo ospedale

Ospedale di San Gavino

Friday, June 24, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

L’incontro tra la delegazione degli amministratori del Medio Campidano e l’assessore alla sanità Antonello Liori
Tutto fermo sino all’approvazione del piano regionale, poi i mutui e la gara d’appalto
«Assurdo proseguire con la struttura attuale vecchia e degradata»

SAN GAVINO. La marcia su Cagliari degli amministratori provinciali e dei sindaci del Medio Campidano per il nuovo ospedale di San Gavino non è stata vana: l’assessore regionale Liori li ha ricevuti.
I risultati dell’incontro sono stati soddisfacenti solo in parte. L’assessore Liori ha spiegato alla delegazione guidata dal presidente della Provincia Fulvio Tocco e dall’assessore Nicola Garau, presenti anche i consiglieri regionali del territorio, dove sta il blocco per la costruzione del nuovo ospedale del Medio Campidano. In poche parole occorre che prima venga approvato il piano regionale della rete ospedaliera, poi fare uno stralcio e liberare così i 46 milioni di euro già messi in conto - ma non più disponibili perchè riassorbiti nel budget regionale - per poi valutare la possibilità di assumere un mutuo di altri 30 milioni necessario per realizzare l’opera sino in fondo e aprirla ai cittadini. Ma tutto il piano deve essere portato in giunta e approvato, così come lo stralcio. E questo compete al presidente Cappellacci, fermo restando che tanti sostengono che occorra una delibera di consiglio e non della giunta. Liori ha spiegato che se le cose procederanno come lui auspica, entro l’anno potrebbe essere finalmente bandita la gara d’appalto.
«Staremo a vedere - ha poi commentato l’assessore provinciale alle politiche sanitarie, Nicola Garau - ma è pacifico che nel territorio non sarà abbassata la guardia». Anche perchè ci sono da onorare dodicimila firme di cittadini che chiedono con forza un nuovo ospedale e il diritto ad avere una sanità che non sia di serie B. «Non è pensabile ormai - avverte il sindaco di Serrenti, Luca Becciu - rimanere con l’attuale ospedale, vecchio e degradato».
LUCIANO ONNIS