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Sardegna

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Vivere la campagna

VILLACIDRO. Il vertice Domani a Roma la decisione sul futuro Keller

Keller Villacidro

Wednesday, September 14, 2011 - L'UNIONE SARDA

Era nata per non uccidere un sogno e ora rischia di morire per asfissia. Alla Keller, nata tra gli olivi, i ciliegi e gli aranci che circondano la zona industriale di Villacidro e cresciuta nella giungla del mercato e della burocrazia, per il momento manca l'aria, cioè le commesse di Trenitalia che da anni la tengono in vita in una sorta di polmone artificiale. Nell'industria meccanica oggi lavorano trentacinque lavoratori, gli altri duecentottantacinque sono in cassa integrazione dal 2009, in questi giorni in assemblea permanente. Vanno al lavoro (preparano i carrelli per i treni della Breda di Milano) percependo piccoli acconti sullo stipendio. L'azienda è in crisi di liquidità, non ha i soldi per acquistare i materiali e mandare avanti gli altri lavori, commissionati da Trenitalia, né per pagare gli stipendi. Col passare del tempo un pericolo si fa sempre più concreto: far morire uno stabilimento tra i più moderni d'Europa. Ma i lavoratori non ci stanno, ancora una volta intendono investire il futuro nella loro fabbrica di carrozze ferroviarie. Già diciassette anni or sono tecnici e operai si erano mobilitati per salvare l'industria, ora la storia si ripete e sono pronti ad ogni atto di lotta. E una dimostrazione è venuta dal corteo di avant'ieri sulla 131. Per questo ora attendono con apprensione la riunione di domani a Roma al Ministero dei Trasporti. Di mattina ci sarà a Cagliari un incontro tra il presidente della Regione Ugo Cappellacci, l'assessore regionale dell'Industria Alessandra Zedda, l'azienda, Sfirs, sindacati e amministratori locali del Medio Campidano in preparazione del vertice romano al pomeriggio. Cosa si potrà ottenere dalla riunione al Ministero è difficile stabilirlo. Trenitalia è stata categorica: non parteciperà al simposio e ha già ampiamente espresso la sua posizione («La risoluzione dei rapporti contrattuali con la Keller è stata adottata per gravi inadempienze dell'azienda sarda»). Insomma, soltanto dal Palazzo romano l'ossigeno-commesse potrebbe continuare ad alimentare la "tenda-Keller". Gli operai vigilano perché «nessuno si sogni di staccare la spina».
Gian Paolo Pusceddu