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Sardegna

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Vivere la campagna

Custu è su procu, un film di Piero Tatti presentato al cinema Tre Campane di Lunamatrona

pellicola

Wednesday, December 29, 2010 - COMUNICATO STAMPA

Ieri 28 dicembre 2010, in una fredda serata d’inverno, il termometro a Lunamatrona, toccava i tre gradi, alle 21 in punto il “Cinema le tre campane” non aveva un posto libero per guardare l’anteprima del Film di Piero Tatti, un regista nato a Villanovaforru e sposato a Lunamatrona, paese dal quale si è avvalso per attingere temi e personaggi per raccontare una storia di vita rurale mai dimenticata e raccontata sotto il titolo di “ Custu è su procu”.
La curiosità era tanta e la si percepiva dai sorrisi dei convenuti si scambiavano risate e battute sul film documentario che erano andati a vedere in anteprima. A Piero Tatti, quando ha visto il pienone della sala, gli sono lucidati gli occhi dalla commozione e dopo una breve presentazione, ha rinviato il dibattito alla fine del documentario visto il silenzio che si è creato in sala. Gli spettatori non aspettava altro che la proiezione venisse avviata. Mentre i consumatori urbani stanno decidendo il modello di agricoltura più confacente ai giorni nostri, oggi, “Custu è su procu” è ricordato nelle famiglie dei campidanesi solo per una cantilena antico retaggio del rito dell’uccisione del maiale dentro le mura domestiche, e che scandiva il calendario come un avvenimento ineludibile. Anche per questa ragione in tanti erano curiosi per conoscere il contenuto del film documentario, raccontato dai personaggi locali.
I documentari su costume, storia, società trovano sempre più spazio e impiego nella realtà isolana a fini educativi e promozionali. “Custu è su procu” è un video sulla macellazione del maiale domestico, girato a Lunamatrona nel 2007. I racconti degli anziani, le interviste a esperti e allevatori del luogo, il taglio e la prospettiva etno-antropologica dei fatti non hanno fatto altro che stimolare gli spettatori. Il documentario presentato in prima assoluta a Lunamatrona, è durato 59 minuti e oggi è possibile dire che gli attori, sapientemente messi al loro posto dal regista Tatti, hanno dato uno spaccato di vita rurale d’altri tempi, sul filo della memoria, alla riscoperta dei saperi e sapori della tradizione dei piccoli paesi della gloriosa Marmilla. Che il documentario ha avuto successo si è capito, prima dagli occhi soddisfatti degli spettatori e poi dalle parole del sindaco di Lunamatrona, Italo Carrucciu, dal presidente della provincia Fulvio Tocco e del Sindaco di Furtei Luciano Cau. Questo documentario è in linea con la Politica Agricola Comunitaria post 2013 e in perfetta sintonia con quanto sta promuovendo la provincia del Medio Campidano per valorizzare le biodiversità animali vegetali del territorio, hanno sostenuto i tre rappresentanti delle istituzioni intervenuti. I racconti degli anziani sono stati molto efficaci e ben rappresentativi di una cultura d’altri tempi che oggi tornano utili per ridare forza al territorio e alle nuove iniziative messe in campo per avviare la ripresa ripartendo da quella cultura rurale, che forse troppo in fretta è stata abbandonata.
Anche la data di presentazione del filmato è stata azzeccata in quanto nel mese di dicembre sono ripartiti i programmi di lavoro delle Fattorie Didattiche finalizzati alla formazione degli alunni delle scuole del Medio Campidano e la giunta provinciale ha approvato il Piano di valorizzazione del suino di razza sarda e per queste due iniziative il film di Piero Tatti non può che essere di grande aiuto formativo e professionale di alta qualità.