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Vivere la campagna
Il 29 marzo 2012, con deliberazione n. 29 , il Consiglio Provinciale riunitosi nella sede di Villacidro, ha approvato il Piano provinciale per i Beni Culturali, i luoghi e gli istituti della Cultura del Medio Campidano.
Il Piano, costruito e condiviso con le amministrazioni locali, con tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, frutto di un lavoro, iniziato nel 2008, e di un lungo e continuo impegno sia nella ricognizione dettagliata del patrimonio culturale del territorio, sia nell’analisi dello stato dell’arte finalizzata alla proposta e alla realizzazione di concrete possibilità di miglioramento, sviluppo e valorizzazione del territorio, rappresenta un importante strumento di indirizzo in materia di politica culturale.
I suoi obiettivi principali, articolati in obiettivi di programmazione e politica del settore e in obiettivi connessi al sistema d’offerta turistico - culturale del territorio sono:
· Miglioramento della fruizione delle aree e dei beni culturali presenti sul territorio.
· Attivazione di sistemi di raccolta di informazioni culturali.
· Sviluppo e diffusione di conoscenze relative alla cultura.
· Sostegno alla creatività.
· Rafforzamento di sistemi di organizzazione reticolare del patrimonio di beni ed attività culturali
· Efficacia ed efficienza delle attività anche in chiave produttiva ed economica
· Rafforzamento del sistema politico e dell’integrazione dei vari livelli di governo (la Provincia quale sistema di riferimento centrale per gli operatori del territorio).
· Coinvolgimento di soggetti portatori di interesse quali operatori economici e non, sostenitori delle iniziative, espressioni del volontariato e dell’associazionismo.
· Attivazione di iniziative e sistemi di formazione.
La strategia che il piano propone consiste in un approccio integrato e settoriale e fa riferimento a modelli di funzionamento policentrici (sistemi), articolati sul territorio e coordinati.
Da un punto di vista operativo si prevede la regia di un’entità organizzativa e gestionale generale (Agenzia per la Cultura) e l’organizzazione per sistemi settoriali che agiscano da entità di raggruppamento, coordinamento e riferimento sul territorio. I sistemi saranno 4: archivistico, bibliotecario, museale, teatrale.
La verifica sull’operato del sistema verrà svolta attraverso attività di osservatorio su beni e attività culturali, ma anche attraverso sistemi di monitoraggio e valutazione.
Si prevedono inoltre sistemi di formazione per l’aggiornamento delle competenze professionali delle risorse umane impiegate nei sistemi ed attività di supporto al turismo culturale.