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Sardegna

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Vivere la campagna

La crisi vista con gli occhi di chi amministra la Provincia

Presidente Fulvio Tocco

Donnerstag, 20. Dezember 2012 - COMUNICATO STAMPA

Per il Medio Campidano, nel 2013 è previsto un ulteriore taglio pari a € 1.962.000,00

Andiamo a concludere l’anno accompagnati da una crisi che alimenta le disuguaglianze e da un Governo che ha riversato indiscriminatamente sull’intero territorio italiano il prelievo delle somme per alimentare le casse statali senza intaccare i privilegi di cui godono diversi soggetti, a partire dalla stessa classe politica, dalle alte cariche dello stato e dalle alte burocrazie di ogni settore.
I tagli, imposti soprattutto a province ed enti locali, e l’iniquo Patto di stabilità hanno massacrato i territori, le imprese e i cittadini. Alla provincia del Medio Campidano, dopo il vergognoso salasso dell’anno 2012 che ha impedito di erogare il contributo dovuto ai partecipanti all’importante progetto Vivere la Campagna, è stato già annunciato un ulteriore taglio per il 2013 pari a € 1.962.000,00, da prelevare dalle entrate proprie; oramai non è rimasto più nulla da prelevare dai trasferimenti statali!

Se non avessi la chiara percezione delle conseguenze che si ripercuoterebbero negativamente nei confronti delle risorse umane che lavorano nell’ente, dei progetti in corso d’opera, delle aziende e associazioni, verrebbe la voglia di abbandonare il campo e dare battaglia su tutto ciò che sta aggravando la povertà del territorio a causa delle inammissibili scelte del Governo e del Parlamento.
Le stesse istituzioni nazionali e regionali, invece di elaborare misure concrete ed efficaci per fronteggiare la crisi, hanno impiegato tempo e risorse a sostegno di una campagna anti-province, che ha generato come unico effetto un enorme caos nella pubblica amministrazione, poiché una razionale riforma istituzionale dovrebbe considerare congiuntamente comuni, province e regioni, precisandone compiti e funzioni, per evitare inutili spese.

Dopo la delusione conseguente alla decisione della commissione bilancio del Senato sui tagli ai bilanci delle province, devo ammettere che non meriterebbero nessun rispetto da parte nostra né i commissari né i governanti poiché nessun rispetto giunge da parte loro nei confronti della periferia del Paese. Queste decisioni insensate sono adottate con la stessa sensibilità berlusconiana che colpiva i più deboli, salvando i privilegiati del sistema, causando una iniqua redistribuzione della ricchezza, che alimenta le disuguaglianze economiche e sociali.

Nell’augurare un sereno Natale ai cittadini del Medio Campidano, vorrei semplicemente ricordare l’inutilità delle campagne referendarie create appositamente per convincere l’opinione pubblica del fatto che l’abolizione dell’ente provincia avrebbe prodotto dei risparmi. Quelle campagne sono passate, creando confusione, e nel frattempo siamo stati anche assolti dalle accuse di spreco, ma abbandonati dallo Stato che sta smantellando i servizi centrali dal territorio, scaricando i costi del disagio su ogni singolo abitante.

Fulvio Tocco