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Sardegna

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Vivere la campagna

Carciofo, cultura e più

carciofo

Samstag, 15. Dezember 2007 - IL PROVINCIALE

Cosa ne dicono il presidente della Pro Loco Gian Paolo Manca, il sindaco Ennio Cabiddu, il presidente regionale delle Pro Loco Raffaele Sestu e il presidente della Provincia Fulvio Tocco.

Presidente Manca lei guida la Pro Loco da sette anni un numero fatidico. La fiera è cresciuta tanto e mi pare che continui a crescere…
- Siamo sempre in crescita, con tanti sacrifici ma siamo sempre in crescita. Da quando abbiamo preso in mano la sagra pian pianino è cresciuta, e i risultati si vedono. È molta fatica per noi, ma è anche una grande soddisfazione per i samassesi, per tutto Samassi e per tutto il Medio Campidano sapere che abbiamo una manifestazione ormai conosciuta in tutte le regioni, al nord, nelle isole al centro. È ovvio che questo non può che farci piacere, ci fa onore perché quando noi andiamo fuori a portare “il carciofo”, il prodotto principe che non è solo di Samassi ma di tutto il Medio Campidano, ci sentiamo di rappresentare con orgoglio la Sardegna intera. Samassi è uno dei primi produttori in tutto il territorio nazionale.
- Anche quest’anno ci avete proposto diverse novità…
- Cerchiamo sempre di cambiare qualcosa, molte volte ci riusciamo, altre volte un po’ meno, però diciamo che cerchiamo sempre di cambiare. Cerchiamo di non ripetere sempre le stesse cose ogni anno. Quest’anno, per esempio, nel padiglione di rappresentanza abbiamo fatto delle cose carine: una mostra della discografia sarda dal novecento ad oggi, una mostra didattica anche per i ragazzi delle scuole che stanno venendo a visitarla quindi è una cosa anche culturale. C’è poi l’interessantissima mostra delle antiche fisarmoniche di Castelfidardo. Ci fa piacere che la Pro loco faccia anche cultura. Uniamo la cultura all’agroalimentare anche con questo scambio interculturale che facciamo con le altre Pro loco, infatti quest’anno ne abbiamo ospiti venti di tutta la Sardegna, oltre quelle del continente.
- Quindi carciofo, cultura e tradizioni insieme.
- Certo, perché questo è il dovere della Pro loco: sviluppare progetti di questo genere fa parte dei compiti a lei assegnati.
- Sindaco Cabiddu una edizione nuova, con un Sindaco nuovo, si fa per dire visto che lei è già stato sindaco nel decennio precedente. È stato fatto un bel passo avanti o sbaglio?
-Si, ormai la fiera, perché la chiamiamo fiera dell’agroalimentare, cresce di anno in anno e gli sforzi della Pro loco vengono giustamente premiati. Quello che vorremmo tutti, a cominciare dalla Pro loco, è poter celebrare una fiera dell’ agroalimentare per gli agricoltori con l’animo più sereno. Oggi come avete visto ho ritardato con il taglio del nastro per invitare alla riflessione sul dramma che stanno vivendo le piccole aziende. Però siamo ottimisti, anche grazie all’opera di promozione che la Pro loco assieme ai produttori sta svolgendo pensiamo di riuscire a portar fuori il comparto dal dramma, perché in questo momento di dramma si tratta. Il primo appuntamento, per le nostre cooperative è la fiera di Lugano dove presenteranno i nostri prodotti. L’amministrazione comunale ha già cominciato a tessere i rapporti istituzionali con i comuni della zona. Sarà un tentativo, come facemmo tanti anni fa a Marsiglia, per trovare nuovi mercati e nuovi sbocchi per i nostri prodotti.
- Una condivisa partecipazione ai problemi dei produttori agricoli, quella che ha voluto significare prima del taglio del nastro, ma torniamo alla sagra: ci sono ancora margini di crescità?
- Io penso di sì, anche perché qui è ancora da valorizzare la filiera completa del prodotto; la trasformazione ancora oggi noi la vediamo rappresentata solo dalla conservazione ma presto si svilupperanno anche altre linee produttive, come i prodotti già precotti per la massaia moderna. Poi quando finalmente si scopriranno a pieno le proprietà del carciofo nella fitoterapia, cosa ancora tutta da scoprire dal punto di vista commerciale perché dal punto di vista medico è noto ormai da un paio di secoli, allora io penso che la fiera – pur rimanendo una vetrina per tutto l’agroalimentare – avrà di nuovo al centro il carciofo e tutte le sue potenzialità. D’altronde è stato di recente confermato che le foglie del carciofo, non tanto il frutto ma le foglie, contengono la cinerina, che è un ottimo antiossidante al pari di tanti altri che vengono propagandati in maniera più eclatante.
- Presidente Sestu, presidente dei presidenti delle Pro loco sarde, perché qui a Samassi?
- Samassi è importante. Questa manifestazione, che tra le altre cose è organizzata da uno dei miei grandi collaboratori a livello regionale per quanto riguarda l’organismo delle Pro loco, è l’esempio di quello che una Pro loco riesce a fare in un centro quando lavora in collaborazione con il Comune, quando ha fantasia, quando ha capacità organizzativa. Questa manifestazione sta diventando ogni anno più importante. è diventata la fiera agroalimentare del Medio Campidano in assoluto e questo non può che rendermi orgoglioso come Presidente regionale delle Pro loco.
- C’è qualcosa di simile in Sardegna o questa sagra si distingue rispetto ad altre?
- Samassi è leader in questo tipo di manifestazioni perché. come stiamo notando adesso. oltre il prodotto, c’è dietro tutto un lavoro anche culturale, antropologico e di ricerca delle nostre radici. Per noi tutto questo è importantissimo.
- Presidente Tocco, la sagra continua, sempre più grande, sempre più bella e - diceva il sindaco Cabiddu - ci sono ancora margini di crescita.
- Esattamente. Noi avevamo proposte per un triennio ma quest’anno abbiamo già avuto segnalazioni positive ed abbiamo visto che i grandi viaggiatori
della città di Cagliari si soffermano volentieri nel Medio Campidano in queste giornate di agricoltura e fanno acquisti i prodotti sani e di grande qualità. Alla fine dei tre anni avevamo promesso che avremmo fatto un salto di qualità ma stiamo già progettando di mettere insieme il meglio di ognuna delle ventotto sagre per presentarci ai grandi saloni nazionali.
- Presidente, cosa distingue Samassi da tante altre sagre che ci sono nella provincia?
- Faccio due distinzioni, domenica scorsa eravamo a Gonnosfanadiga e 11 primeggia la proteina con gli insaccati e in più accompagnati dalla vitamina che è nell’olio d’oliva, mentre qui a Samassi siamo di fronte a una inversione nel senso che primeggia la vitamina cui seguono le proteine...