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Sardegna

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“Rilancio-Keller, troppi indecisi”

treno

Mittwoch, 22. Juni 2011 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. Consiglio provinciale con sindaci e sindacati nella sede del Consorzio industriale
Protesta per l'assenza della Regione e dei dirigenti aziendali.
Guerra aperta agli oppositori della ripresa Keller: ieri mattina, in una riunione nella sala conferenze del Consorzio industriale di Villacidro, si è tracciato il piano di battaglia contro la politica delle indecisioni che sta rallentando l'attuazione del piano di rilancio della fabbrica. A capeggiare l'ira di sindacati, sindaci del territorio e lavoratori da due anni in cassa integrazione, il presidente della Provincia

Fulvio Tocco

e i suoi assessori. L'attesa spasmodica per un "sì" che tarda ad arrivare da Bruxelles, ha fatto saltare i nervi a tutti, complice anche la crisi, ancora irrisolta, dei trasporti via mare delle merci per la penisola.
BATTAGLIA Nella giornata in cui si attendeva il sospirato assenso da parte della Commissione Europea per il via libera ai finanziamenti del ministero dello Sviluppo economico, una folla innervosita si è data appuntamento nel quartier generale del Consorzio industriale locale. Obiettivo: dare battaglia a tutti quelli che si oppongono alla ripresa della produzione in casa Keller. Sul banco degli imputati è la Regione, assente alla riunione, così come la dirigenza Keller che, inspiegabilmente, ha disertato questo anomalo Consiglio provinciale. «Hanno costretto i sindacati e i lavoratori a tacere, per evitare che si intromettessero nell'iter burocratico e spasmodico dei funzionari e dei politici d'alto rango», ha denunciato Efisio Lasio, della Cgil, «per una situazione che, in realtà, non vuole essere risolta». Riemerge lo spettro di una macchinazione in un territorio già pesantemente martoriato dalla crisi. «L'esclusione della Keller dai bandi di Trenitalia sa di doppia pugnalata dello Stato», dice Marco Angioni della Cisl, «che con il Mise garantisce l'erogazione dei finanziamenti, mentre con Fs nega la continuità territoriale alla tratta delle merci. Inoltre non ammettendo il servizio di un traghetto che ci colleghi al continente e penalizzando la Keller, lasciata sola a combattere contro la decisione di Fs».
PROTESTE Massimo Sanna, consigliere provinciale: «La falsa soluzione di un servizio a chiamata è un chiaro inganno del Governo, avallato dalla Giunta Cappellacci». Andrea Farris della Uil: «La Provincia deve sfondare il muro che si oppone alla risoluzione della vertenza creato dalla Regione». Molti dubbi ormai aleggiano tra i lavoratori ridotti sul lastrico. «Quando siamo stati mandati in cassa integrazione», dice Antonio Muscas, «le linee produttive erano cariche di lavoro. Se non era conveniente prima produrre carrozze ferroviarie come può esserlo ora?». Il consigliere comunale Gessica Pittau getta un'ombra sulla pratica al vaglio della Comunità Europea: «Già in passato la Keller ha ricevuto un finanziamento poi ritenuto illegittimo e revocato. È a quel punto che iniziò l'inferno per l'ultima realtà industriale del territorio e le sue 400 buste paga».
Ivan Fonnesu